Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] forma più concreta quando si pensi alle ricerche sull’effettività di una teoria matematica e sulla relativa complessitàcomputazionale: anche laddove un problema venga ricondotto a un numero finito di casi, può essere importante, sia concettualmente ...
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Computazionali, metodi
Alfio Quarteroni
I metodi computazionali permettono di risolvere con i computer, nell'ambito delle scienze applicate, problemi complessi formulabili tramite il linguaggio della [...] più semplice (a due livelli). I metodi a più livelli sono ottimali dal punto di vista della complessitàcomputazionale, in quanto per la risoluzione del sistema originario richiedono un numero di operazioni proporzionale al numero di incognite ...
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Informatica teorica
Giorgio Ausiello
Con l'espressione informatica teorica ci si riferisce a un complesso di discipline scientifiche aventi per oggetto lo studio formale degli strumenti, dei metodi [...] di P in QP sia o meno stretta è uno dei tanti problemi aperti che costellano la teoria della complessitàcomputazionale.
Calcolo molecolare
Il paradigma di calcolo chiamato calcolo molecolare (o anche DNA computing) è stato introdotto in alcuni ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] tipici esempi sono i sistemi amorfi, i vetri di spin, le interfacce e le reti neurali.
Informatica
complessità C. computazionale Disciplina che studia la misura delle difficoltà incontrate nel risolvere le varie classi di problemi che si presentano ...
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Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] rilevanti sono equivalenti dal punto di vista computazionale a quello della soddisfattibilità: esistono cioè algoritmi α non è accettata da M si pone convenzionalmente s(α)=t(α)=1. Le complessità in spazio e tempo S(n) e T(n) per M e P si definiscono ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] sia dalla crescita delle capacità computazionali sia dalla disponibilità di una sempre hanno in comune parte della nicchia ecologica, intendendo con questo termine il complesso di abitudini, cibo, spazio ecc. propri di ciascuna specie. Indichiamo ...
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Attributo di disciplina che utilizza nell’indagine teorica l’elaboratore elettronico come sistematico strumento di lavoro, per es. la meccanica c., la linguistica c.; si dice c. anche il procedimento che [...] ). Da questa interdipendenza nasce la specificità delle singole discipline computazionali.
Matematica
I metodi c. si utilizzano per risolvere mediante elaboratori elettronici i problemi complessi che all’interno delle varie scienze fondamentali o ...
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(II, p. 421; App. II, I, p. 125; III, I, p. 61; IV, I, p. 83)
Negli ultimi dieci anni lo sviluppo dell'a. è stato molto vivace. Ai temi di ricerca già consolidati se ne sono aggiunti nuovi e ne sono stati [...] programma, ma anche in conseguenza di una invisibile ma complessa trasformazione in vari campi della matematica si è registrato un notevole spostamento di interessi sugli aspetti effettivi e computazionali dell'a. e una minore enfasi sugli aspetti ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] stato ma in una 'somma' di stati, con coefficienti complessi; durante la computazione, i vari stati interferiscono tra di di quella dell'elettrone.
Riconosciuta la maturità della chimica computazionale. Con l'attribuzione del premio Nobel 1998 per la ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] la visione platonica della realtà, l'immagine computazionale sembra essere più vicina alla più limitata visione di generare la sequenza.
Una sequenza è casuale se la sua complessità uguaglia la lunghezza della sequenza stessa. In questo caso è ...
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neuronale
agg. [der. di neurone]. – 1. Di neuroni, relativo al neurone: formazioni n.; degenerazione neuronale. In partic., in biofisica, rete n., la complessa rete di cellule (i neuroni), con un numero enorme di interconnessioni reciproche...
indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi cosa che serve a indicare. In origine...