Pittore e scultore italiano (Campobasso 1935 - Roma 2012). È stato prof. all'Accademia di belle arti di Roma. Influenzato inizialmente da C. Cagli e G. Novelli, si è volto poi a uno sperimentalismo che, [...] alla Rotonda della Besana, a Milano (1973); inoltre tra le mostre personali vanno ricordate Metacrilati (2001), al ComplessodelVittoriano a Roma e, più recentemente, Relazioni pericolose (2012), alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma. Ha ...
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FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] vicino l'avanzamento dei lavori per la costruzione delVittoriano; secondo il Monai (1956), il critico distrutte le belle vetrate dell'ingresso disegnate da Koloman Moser.
Il complesso programma edilizio è così descritto dal F. (Der Architekt, XIV ...
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BARRACCO, Giovanni
Cecilia Pericoli Ridolfini
Nacque a Isola di Capo Rizzuto, presso Crotone, il 28 apr. 1829 dal barone Luigi, di antica famiglia cosentina, e da Chiara Lucifero. Il padre, gentiluomo [...] e aperta una nuova sala della biblioteca (1894). Sul complesso di questi lavori, eseguiti con l'assistenza dell'architetto G Vittorio Emanuele II il titolo di re d'Italia, alle celebrazioni cinquantenarie del Regno e all'inaugurazione delVittoriano ...
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FONTANA, Carlo
Stefania Frezzotti
Nacque a Carrara il 5 ott. 1865 da Ulderico e Marianna Sparano. Studiò presso l'Accademia di belle arti della sua città con A. Bigi e C. Nicoli; nello studio di quest'ultimo [...] estetico. Anche la produzione artistica del F. in questo periodo rivela un complesso eclettismo, che comprende ancora temi vero.
Durante i venti anni circa in cui lavorò alla Quadriga delVittoriano, il F. si dedicò a un progetto utopico: una Colonna ...
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ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] e il 1869 eseguì una completa ristrutturazione delcomplesso costruendo diversi edifici e rinnovando gli per il monumento a Vittorio Emanuele II, b. 6).
Per le demolizioni conseguenti alla realizzazione delVittoriano scomparve uno dei molti ...
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MANFREDI, Manfredo (Manfredo Emanuele)
Raffaella Catini
Nacque a Piacenza il 16 apr. 1859 da Giuseppe e da Paolina Giuditta Bertani. Il padre, avvocato e docente di diritto civile presso la locale università, [...] ai lavori delVittoriano che seguì fino alla morte, "sensibile interprete della volontà artistica del grande amico-rivale del progetto e della realizzazione della nuova sede del ministero dell'Interno al Viminale, ultimato nel 1926.
Il complesso ...
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PASSERINI, Pompeo
Raffaella Catini
– Nacque a Fermo il 19 settembre 1858 da Paolo e da Giulia Marziali. Frequentò il liceo Annibal Caro nella città d’origine; quindi si trasferì a Roma ove compì gli [...] Scotti, già attivi, come lo stesso Passerini, nel cantiere delVittoriano. La difformità dell’architettura di villa Lubin rispetto alla sua a causa della guerra: ultimato nel 1925, il complesso venne ampliato nel 1931 con la costruzione di una nuova ...
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PISTRUCCI, Camillo
Raffaella Catini
PISTRUCCI, Camillo. – Nacque a Roma l’11 febbraio 1856 da Federico Maria e da Maria Scarsella.
La famiglia paterna annoverava artisti e patrioti: i Pistrucci furono [...] in quanto situato sull’area interessata dalla costruzione delVittoriano, grazie alla tardiva ma non inefficace mobilitazione della relativi ai lavori nel complessodel palazzo Venezia sono conservati nel fondo del ministero degli Esteri dell’ ...
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Scrittore statunitense (n. Exeter, New Hampshire, 1942). Il suo primo successo internazionale, The world according to Garp (1978; trad. it. 1979), si segnala per l'intensità di una vis comica che trova [...] che anima la sua scrittura si attenua nel più complesso The cider house rules (1985; trad. it. 1985), romanzo in cui prevale l'intento parodistico nei confronti del modello narrativo vittoriano. Di grande potenza emotiva Prayer for owen meany (1989 ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...