(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] c. è stato oscurato ed esplicitamente espulso dai programmi di ricerca finché è stata dominante la prospettiva del comportamentismo, cioè sino agli anni Sessanta del 20° secolo. Attraverso la diffidenza verso i cosiddetti stati interiori, attraverso ...
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Indirizzo psicologico che si occupa dei processi cognitivi mediante i quali un organismo acquisisce informazioni dall'ambiente, le elabora ed esercita su di esse un controllo. Secondo il cognitivismo, [...] e dalle variabili intervenienti di C.L. Hull.
La vera e propria rivoluzione cognitivistica, nei riguardi sia del comportamentismo sia dello strutturalismo e di ogni metodo descrittivistico, risale al 1967, anno in cui viene pubblicata l’opera ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] . Tuttavia le n. c. affondano le loro radici in un cambiamento di ottica nei confronti del ruolo dei fattori biologici. Il comportamentismo sostenuto da J.B. Watson e in seguito da B.F. Skinner entrò infatti in un progressivo declino in seguito alla ...
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Politzer, Georges
Filosofo ungherese, naturalizzato francese (Nagyvárad, od. Romania, 1903 - Mont-Valérien 1942). Costretto all’esilio per aver preso parte all’insurrezione ungherese del 1919, P. si [...] critica della psicologia classica e della psicoanalisi il cui scopo era giungere – anche grazie ai contributi del comportamentismo e della psicologia della forma – alla fondazione di una «psicologia concreta», che rendesse conto del vissuto concreto ...
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Sviluppo dottrinale e pratico assunto dal behaviorismo classico di J.B. Watson in base alle ricerche di C.L. Hull, E.C. Tolman e B.F. Skinner. Mentre lo schema behavioristico classico è riassunto nella [...] che ne ha resi meno netti i contorni teorici; ciò è dipeso dall’emergenza di problematiche estranee al comportamentismo (come quelle del comportamento istintivo, del pensiero o dei sistemi motivazionali complessi), dallo sviluppo degli studi sulle ...
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Ambiente
Augusto Panà
Anna Spinaci e Valeria Ugazio
Dal punto di vista ecologico il termine si riferisce al complesso delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di una determinata regione [...] ; ma lo stesso fanno i sostenitori della tesi opposta e l'hanno fatto per migliaia di anni". La storia del comportamentismo è segnata, soprattutto nelle sue origini, da prese di posizione radicali. Ancora nel 1971 B.F. Skinner scatenò una ridda ...
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Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando [...] ») e un'ipotesi di soluzione del problema mente-corpo (l'ipotesi «funzionalista»), concepita come alternativa tanto al comportamentismo quanto al materialismo e al dualismo. Tra le opere: Philosophy of logic (1971; trad. it. 1975), Philosophical ...
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Peirce Charles Sanders
Peirce Charles Sanders (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914) filosofo, fisico e matematico statunitense, figlio di Benjamin. Nel 1859 si laureò in chimica [...] vive della filosofia americana contemporanea: dal realismo critico alla filosofia dell’emergenza, dall’empirismo logico al comportamentismo, alla filosofia del linguaggio. I numerosissimi lavori, per lo più manoscritti, sono raccolti in Scritti di ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] e 1967). In tal modo si ritiene di poter salvaguardare l'autonomia del pensiero umano dalla morsa mortale del comportamentismo filosofico, anche a costo di autorizzare qualche versione aggiornata del dualismo cartesiano, già confutato in molti modi ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] la rete viene a possedere una capacità che all'inizio non possedeva.
I modelli connessionisti hanno in comune con il comportamentismo l'idea che l'associazione (eccitazione/inibizione tra neuroni) sia un meccanismo di base della mente e del cervello ...
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comportamentismo
s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi della psicologia animale e l’analisi...
comportamentale
agg. [der. di comportamento]. – Che riguarda il comportamento: psicologia c., il behaviorismo o comportamentismo; terapia c., lo stesso che terapia del comportamento (v.); arte c., v. comportamentismo.