ROSSI-LANDI, Ferruccio. –
Roberto Gronda
Nacque a Milano il 1° marzo 1921, figlio di Gino e di Elvina Bünger.
Il padre, senese di origine, si era trasferito a Milano per intraprendere un’attività imprenditoriale. [...] seguiva precisi fini teorici. L’obiettivo era quello di sviluppare una scienza dei segni che non fosse né mentalista né comportamentista, ma che andasse alla ricerca delle «operazioni (il lavoro, l’attività) mediante le quali si giunge a parlare di ...
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PSICOLOGIA DELL'ETÀ EVOLUTIVA
Anna Silvia Bombi
(App. IV, III, p. 105)
Negli ultimi 15 anni vi sono stati importanti cambiamenti di prospettiva in questa disciplina, per quanto riguarda gli obiettivi [...] anche la nitida contrapposizione tra grandi teorie (o correnti di pensiero), quali l'approccio piagetiano, psicoanalitico, comportamentista, che ha caratterizzato il panorama della disciplina per quasi mezzo secolo. Attualmente si assiste a una ...
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Dinamiche linguistiche contemporanee
Tullio De Mauro
Immersi nel mondo della globalizzazione delle comunicazioni gli individui e i gruppi in cui si articola la specie umana conoscono oggi fenomeni che [...] altri due principi profondi. Negli anni Trenta del Novecento li aveva individuati nella prospettiva della psicologia comportamentista George K. Zipf. Essi sono il principio di massimo impegno nell’individuazione, differenziazione e innovazione dell ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] , gli strutturalisti statunitensi si propongono, in conformità con i presupposti antimentalisti dettati dalla psicologia comportamentista, una descrizione del sistema linguistico che, a prescindere dai significati, ritenuti estranei alla natura ...
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Scambio politico
Donatella della Porta
Introduzione
Il concetto di scambio si riferisce alla cessione di un bene o di un servizio in cambio di un altro bene o servizio. Lo scambio si dice politico quando [...] partecipanti premia o punisce l'altro in modo immediato e diretto. Fondendo proposizioni provenienti dalla psicologia comportamentista e dall'economia neoclassica, Homans assume che gli attori di un'interazione siano orientati alla massimizzazione ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] riflessioni di C.S. Peirce e di G.H. Mead si può far risalire la prima comparsa di quella teoria pragmatista o comportamentista del s. che, riproposta da C.K. Ogden e I.A. Richards con The meaning of meaning (1923), fatta valere nella linguistica ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] precedentemente riconosciute come naturali (le scienze cui Quine attinge in modo privilegiato sono la psicologia comportamentista, la biologia, la neurofisiologia), e cioè processi che occorrono nella dimensione spazio-temporale.
d) Distinguendo ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] di Quine prevedeva naturalmente una fervida cooperazione tra le più varie scienze naturali, dalla psicologia comportamentista (di tipo skinneriano) alla neurofisiologia, dalla biologia evoluzionistica alle scienze del linguaggio.
Per quanto influenti ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] che aveva imposto altre priorità e altre preoccupazioni, questa antica 'grande divisione' si ripresenta con forza nell'età post-comportamentista.
La disputa fra James Mill e T.B. Macaulay sui fondamenti della s. della p. è ancora rappresentativa di ...
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istinti
Monica Mazzotto
Il termine istinto è usato in contesti e discipline diversi ed eterogenei e la sua definizione non è quindi univoca. Generalmente si definisce istinto un impulso innato ad agire [...] a una lunga e aspra diatriba tra due diverse scuole di pensiero: quella dell’etologia europea e quella comportamentista (➔ behaviorismo) degli psicologi sperimentali americani. Le visioni delle due scuole risultavano opposte e così i metodi di studio ...
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comportamentismo
s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi della psicologia animale e l’analisi...
scatola
scàtola s. f. [prob. metatesi del lat. mediev. castula, di origine germ.]. – 1. a. Involucro di forma varia (per lo più parallelepipeda, talora cilindrica), generalm. fatto di cartone, ma anche di legno, metallo, plastica, ecc., sempre...