Musicista (Passirana di Lainate, Milano, 1902 - Roma 1993); allievo di I. Pizzetti, è stato prof. di composizione al conservatorio di Roma, sovraintendente (1955-59) alla Fenice di Venezia. Dal 1963 vicepresidente [...] della Accademia di Santa Cecilia. Ha composto musica sacra (Requiem, Stabat, Salmi), teatrale (Secchi e sberlecchi, La scuola delle mogli, La figlia del diavolo), strumentale e vocale da concerto e dacamera. ...
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Musicista (Löbejün, Halle, 1796 - Kiel 1869). Cantore di cappella, studiò composizione e teologia, poi insegnò nel ginnasio di Stettino dove fu (1831-66) Generalmusikdirektor. Compose 500 e più Ballate [...] per canto e pianoforte, del quale genere è considerato il più tipico esponente. Scrisse anche 17 oratorî, l'opera Die drei Wünsche, sinfonie e altri lavori strumentali da concerto e dacamera. ...
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Musicista francese (Parigi 1856 - ivi 1926). Fu allievo di E. Guiraud, poi a sua volta professore di composizione nel conservatorio di Parigi. Compose musiche teatrali, sinfoniche e dacamera. Furono suoi [...] allievi M. Ravel, A. Bloch, A. Honegger, D. Milhaud. Il suo nome è legato alle opere teoriche-didattiche, tra le quali un Traité de la fugue (1901), tuttora prezioso ...
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Musicista tedesco (Josefsthal 1891 - Dresda 1968). Studiò al conservatorio di Praga e vi divenne prof. di composizione; dal 1927 fu poi direttore dell'accademia musicale tedesca di Praga, dal 1946 direttore [...] dell'accademia musicale di Dresda e dal 1951 prof. all'istituto superiore di musica di Lipsia. Ha composto numerosi lavori orchestrali e dacamera, di tendenze moderatamente novatrici. ...
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Musicista italiano (Venezia 1914 - ivi 1990). Ha studiato al conservatorio di Venezia, allievo di G. Tagliapietra per il pianoforte e di G. F. Malipiero per la composizione. Pianista, compositore e insegnante [...] di pianoforte al conservatorio di Venezia; è soprattutto noto come componente del duo pianistico G.-Lorenzi. Ha scritto musiche orchestrali, corali e dacamera. ...
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Compositore e direttore d'orchestra (Londra 1875 - ivi 1934). Studiò a Londra con A. Somervell e a Francoforte con I. Knorr. Direttore musicale dei teatri Haymarket e St. James, fu nominato (1924) prof. [...] di composizione alla Royal academy of music di Londra. Compose musica sinfonica e dacamera, balletti e musiche di scena. ...
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Musicista italiano (Trieste 1891 - Bologna 1977). Studiò a Milano con G. Orefice e a Lipsia con M. Reger; prof. di composizione nei conservatorî di Palermo e di Bologna; direttore nel conservatorio di [...] Bologna (1925) e in quello di Bolzano (dal 1948). Ha composto musica d'ogni genere, ma specialmente sinfonica e dacamera. ...
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Musicista (Berlino 1811 - ivi 1891). Studiò il pianoforte con L. Berger, la composizione con B. Klein. A Berlino fu direttore dell'Opera e Kapellmeister di corte. Il vastissimo catalogo delle sue composizioni [...] comprende opere teatrali, musiche di scena, sinfonie, concerti, musiche dacamera, molti Lieder, tra cui ebbero particolare rinomanza i Kinderlieder. ...
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Nome d'arte del musicista Josip Štolcer (Čakovac, Međumurje, 1896 - Belgrado 1955). Studiò a Budapest, Praga e Parigi e insegnò composizione nelle Accademie di musica di Zagabria e Belgrado. Scrisse balletti, [...] musica dacamera, vocale e lavori strumentali, di ispirazione nazionale, ma di gusto moderno nell'armonia e nell'orchestrazione. ...
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Musicista tedesco (Darmstadt 1921 - ivi 2011). Allievo di W. Fortner, R. Leibowitz e E. Křenek, ha composto lavori teatrali, orchestrali e dacamera, con la tecnica seriale. Ha insegnato composizione a [...] Francoforte (dal 1969). Tra le sue opere: Der verlorene Schatten (1960, opera), Manifest von Menschen (1966, oratorio), Sinfonies (1968) ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...