Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] un o. al rispettivo recettore è garantito da specifici gruppi chimici dislocati in modo da poter interagire con definite regioni del acidi nucleici, e sono responsabili della conversione dei composti che sono introdotti con la dieta in energia ...
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VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] ospite lo sviluppo virale ha determinato rilevanti modificazioni chimiche ed enzimatiche, che hanno condotto a gravi alterazioni forma di favo e i v. sono sferici, a granuli composti ravvolti in una membrana. L'acido nucleico è acido ribonucleico ...
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- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] ; genetica, in questa App.).
Cenni storici sulla struttura e la funzione delle proteine. - Il riconoscimento delle proteine come compostichimici tipici degli organismi viventi avvenne nella prima metà del sec. 19°, ma il concetto d'esse come entità ...
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IMMUNITÀ
Dante DE BLASI
. Medicina (XVIII, p. 893). - Nell'ultimo quindicennio la conoscenza dei fenomeni biologici di carattere immunitario, nel senso più ampio della parola, ha cospicuamente progredito [...] sono inerti rispetto alle sulfanil-azoproteine, e viceversa. Molti altri esperimenti di tal genere, con diversi compostichimici ben definiti, sono stati eseguiti dallo stesso Landsteiner e dai suoi collaboratori nonché da altri ricercatori: i ...
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MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] ne alterano l'appaiamento, inducendo anche in questo caso una trasversione o una transizione.
Agenti alchilanti. Classe di compostichimici dotati di un centro elettrofilo che tendono ad associarsi ai numerosi siti nucleofili presenti nel DNA; tra le ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] dei farmaci determinanti per l'effetto farmacologico. Su questa base è stata possibile la realizzazione di compostichimici che riproducono gli effetti di diversi prodotti naturali grazie alla presenza, nella propria struttura, degli aggruppamenti ...
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. Il termine (inglese: bionics) è stato proposto nel 1960 da J. E. Steele degli U. S. Air Force Aerospace Medical Laboratories e benché "equivoco" è generalmente accettato. Equivoco perché nell'originale, [...] stessi e negli animali che da questi sono dipendenti. Il ciclo si conclude con l'eliminazione nell'ambiente degli stessi compostichimici di partenza e cioè acqua e anidride carbonica. Per i biologi un vivente è tale anche in quanto reagisce per ...
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Con il termine b. vengono definite una serie di reazioni di ossido-riduzione, che avvengono negli organismi luminescenti (quali alcuni batteri, protozoi, funghi, vermi, crostacei, ecc.), nelle quali la [...] di ossigeno, erano in grado di emettere luce. Nel 1877 B. Radziszewski fu il primo a dimostrare che anche compostichimici di sintesi presentavano il fenomeno dell'emissione di quanti di energia luminosa, e nel 1888 E. Wiedemann introdusse il ...
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Fisiologo, nato a Bermuda il 29 dicembre 1909. Dopo aver svolto ricerche in diversi ospedali (Royal Victoria di Montreal, Johns Hopkins di Baltimora, ecc.) e al dipartimento di farmacologia della Harvard [...] significativi sono gli studi sui ratti (1943) che gli permisero d'interpretare il meccanismo con cui alcuni compostichimici (tiourea e derivati) inducono, oltre a un rallentamento della funzione tiroidea, anche ipertrofia della ghiandola (gozzo). Di ...
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Biologo (Coblenza 1801 - Berlino 1858); la più grande personalità della biologia tedesca nella prima metà dell'Ottocento. È ritenuto il creatore della fisiologia moderna e il più grande fisiologo di tutti [...] fisiologia umana. Il presupposto vitalistico dell'opera si traduce nell'affermazione che soltanto la vita potrebbe produrre compostichimici ternari o quaternari - intendendosi come tali le sostanze dove tre o quattro elementi «sono uniti tra loro ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...
chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....