ecologìa micròbica Disciplina il cui obiettivo è lo studio delle interazioni tra microrganismi e ambiente; sviluppatasi a partire dagli anni Sessanta del 20° sec., essa ha rapidamente conosciuto sostanziali [...] ai rapporti che contraggono con i batteri zolfo-ossidanti che crescono a spese di CO2 e H2S e sono fonte di compostiorganici per gli ospiti.
L’ambiente terrestre è praticamente sinonimo di suolo. È questo l’ambiente senza dubbio più complesso per i ...
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Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili.
Cenni storici
Il nome di p. per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. [...] riguarda gli studi sull’origine della vita, negli studi più recenti si sono evidenziate le proprietà autocatalitiche dei compostiorganici e la loro capacità di autorganizzarsi in sistemi ordinati più complessi. L’evoluzione è vista come un processo ...
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Elemento chimico che ha simbolo As, numero atomico 33, peso atomico 74,91, di cui è conosciuto in natura un solo isotopo stabile 3375As.
Generalità
Noto fin dall’antichità, l’a. fu isolato per la prima [...] , in pirotecnica (fuochi azzurri) e come depilante nella concia delle pelli.
Si dà il nome di arsenobenzene a una classe di compostiorganici dell’a. trivalente nei quali a ogni atomo d’a. è legato un gruppo benzenico; hanno struttura R−As=As−R ...
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Chimico (Darmstadt 1829 - Bonn 1896). Uno tra i fondatori della teoria della struttura molecolare, dalle sue ricerche sono derivate alcune delle principali teorie moderne sui compostiorganici, come quella [...] , in un celebre lavoro del 1858, ad avanzare l'ipotesi, dimostratasi successivamente corretta, che gli atomi di carbonio nei compostiorganici fossero uniti gli uni agli altri come in una catena. In un altro famoso lavoro del 1865, per spiegare le ...
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Biologia
In fisiologia animale, assunzione e utilizzazione da parte delle cellule viventi delle sostanze nutritive presenti nei liquidi biologici circolanti. Le sostanze assorbite vengono utilizzate e [...] rielaborazione (a. propriamente detta) dei compostiorganici, i quali divengono parte integrante del in risposta a un determinato stimolo ambientale, vengono favoriti gli organismi che, per costituzione genotipica, sono in grado di rispondere ...
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Chimica
Separazione di soluti in base alla loro diversa velocità di diffusione attraverso membrane caratterizzate da permeabilità selettiva (membrane permselettive). Spesso il termine è usato anche per [...] , nella separazione di acido solforico dal rame nei bagni elettrolitici esausti, nella depurazione di soluzioni di compostiorganici (eliminazione dei componenti inorganici da soluzioni zuccherine, dal latte ecc.). Nel caso che la migrazione degli ...
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Chimico (Darmstadt 1803 - Monaco di Baviera 1873). La sua attività scientifica spaziò tra argomenti assai diversi, ma si dedicò principalmente alla chimica organica; riuscì a stabilire con sicurezza numerose [...] formule empiriche di compostiorganici fino ad allora incerte e ne scoprì di nuovi; si occupò del concetto di isomeria e della teoria della struttura chimica; preparò e studiò molti composti aromatici e portò un notevole contributo alla teoria dei ...
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Chimico (Giessen 1818 - Berlino 1892). Uno dei più eminenti chimici organici del 19º sec., le sue ricerche sulle ammine consentirono di stabilire, secondo le teorie allora vigenti, il "tipo" ammoniaca. [...] a fondo dai suoi allievi W. H. Perkin e J. P. Griess, e contribuì inoltre a vari metodi generali di sintesi di compostiorganici.
Vita e attività
Allievo di J. Liebig, di cui fu poi assistente. Insegnò a Bonn, poi a Londra e infine a Berlino ...
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Chimico (Eschersheim, Francoforte sul Meno, 1800 - Gottinga 1882); prof. a Kassel e a Gottinga (dal 1836); autore di importanti ricerche di chimica organica e inorganica (preparazione dell'alluminio, dell'acido [...] preparazione dell'urea dal cianato d'ammonio (1828), con la quale si dimostrò che la sintesi di compostiorganici elaborati da organismi viventi poteva avvenire anche in laboratorio, senza l'intervento di una "forza vitale" postulata fino ad allora ...
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Chimico statunitense (n. Methuen, Massachusetts, 1928), prof. all'univ. dell'Illinois. Autore di fondamentali ricerche sulla sintesi di compostiorganici di struttura complessa (terpeni, alcaloidi, ormoni, [...] antibiotici) e l'impiego di molecole organiche come catalizzatori specifici di reazioni di formazione di composti chiralici. Premio Nobel per la chimica (1990) e Priestley Medal (2004). ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...
organicazione
organicazióne s. f. [der. di organico]. – In fisiologia, soprattutto quella vegetale, processo biochimico per il quale certi elementi chimici (carbonio, azoto, zolfo, fosforo, ecc.), passano dallo stato di composto inorganico...