Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] una efficienza del 7÷8%, e di prelevare i protoni necessari per la produzione di idrogeno dalla degradazione di compostiorganici di scarto, risultano indubbiamente molto promettenti (Morimoto e Myake, 1994). Da un punto di vista generale va notato ...
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Catalisi ambientale
Gabriele Centi
Siglinda Perathoner
Con l’espressione catalisi ambientale si indica l’insieme dei processi e delle tecnologie che adoperano catalizzatori in grado di ridurre l’impatto [...] per la combustione di CO e di idrocarburi parzialmente ossidati nelle emissioni da stufe a legna e per abbattere i compostiorganici volatili e le particelle di grasso nelle emissioni da ristoranti fast-food (i catalizzatori sono a base di Pt e ...
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Vittorio Pellegrini
Fonti rinnovabili: l’anno del fotovoltaico
La richiesta crescente di energia e il problema della sostenibilità ambientale ci impongono di utilizzare in modo sempre più massiccio le [...] di Boston hanno messo a punto un’innovativa tecnica che permette di stampare celle fotovoltaiche basate su compostiorganici sulle più svariate superfici: ne dà conto un articolo apparso sulla rivista Advanced Materials (onlinelibrary.wiley.com ...
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Sicurezza industriale
Italo Pasquon
(App. IV, iii, p. 325; V, iv, p. 749)
Attività a rischio di incidenti rilevanti
Il termine sicurezza è generalmente associato ai termini pericolo e rischio. Il pericolo [...] microbiologici. In caso di combustione incompleta, anche gli incendi sono fonte di sostanze tossiche: la combustione non completa di compostiorganici azotati può dare luogo, oltre a monossido di carbonio, a ossidi di azoto e ad acido cianidrico; la ...
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Riciclaggio
Renato Gavasci
Raffaella Pomi
Riciclaggio dei rifiuti
Per r. si intende la reintroduzione di rifiuti nel ciclo produttivo che li ha generati. Benché nell'accezione corrente tale termine [...] 'ampia gamma di sostanze inquinanti, per es. metalli pesanti come piombo, cadmio o zinco, oppure compostiorganici quali policlorobifenili (PCB). Anche le parti in materiale plastico risultano caratterizzate da una potenziale pericolosità ambientale ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] campo. In particolare, cinquant'anni dopo, quando per la fabbricazione dei coloranti sintetici i chimici dovettero procurarsi compostiorganici derivati dal catrame di carbon fossile, in diversi paesi furono soprattutto le fabbriche di gas a fornire ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti di sintesi
Anthony S. Travis
I prodotti di sintesi
Prima del 1918, lo stimolo principale per lo sviluppo della chimica organica derivava [...] nella Seconda guerra mondiale e soddisfarono il bisogno di combustibile ricco di ottano per aerei.
La produzione di compostiorganici alifatici dal petrolio iniziò nel dicembre del 1920, quando la Standard Oil del New Jersey realizzò nella sua ...
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Composti untuosi al tatto, di consistenza da solida a molle o liquida, inodori se puri, più leggeri dell’acqua, presenti in natura negli organismi animali o vegetali.
Generalità
Dal punto di vista chimico [...] i g. propriamente detti sono gli esteri della glicerina con acidi grassi, composti cioè del tipo:
dove R, R′, R″ rappresentano il residuo di un acido organico alifatico superiore e possono essere fra loro uguali (trigliceridi semplici) o diversi ( ...
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Composti chimici che per idrolisi si decompongono in un acido (organico o inorganico) e in un alcol. Nel caso in cui l’acido sia un acido carbossilico la loro formula generale è:
dove R1 è il residuo [...] nominati facendo al nome del radicale acido il nome del composto idrossilico: acetilcellulosa ecc. Gli e. sono sostanze liquide o solide, generalmente insolubili in acqua e solubili in solventi organici.
In natura gli e. sono molto diffusi: sono i ...
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(o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista [...] dal pirano, un etere ciclico. Il glucosio è il compostoorganico più diffuso in natura, sia libero sia sotto forma di si ottiene commercialmente come sottoprodotto nella fabbricazione dei formaggi. È composto da una molecola di D-glucosio e da una di ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...
organicazione
organicazióne s. f. [der. di organico]. – In fisiologia, soprattutto quella vegetale, processo biochimico per il quale certi elementi chimici (carbonio, azoto, zolfo, fosforo, ecc.), passano dallo stato di composto inorganico...