FAD
FAD 〈èffe-a-di〉 [BFS] Sigla di flavinadenin-dinucleotide, compostochimico che interviene nel-l'ossidazione dei prodotti della glicolisi: v. metabolismo ossidativo: III 778 b. ...
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tautomero
tautòmero [agg. Comp. di tauto- e -mero] [CHF] Una delle due forme nelle quali esiste la molecola di un compostochimico che presenta tautomeria. ...
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cromoisomero
cromoisòmero [agg. e s.m. Comp. di cromo- e isomero] [CHF] Qualifica di isomeri differentemente colorati di uno stesso compostochimico. ...
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solubilizzazione
solubilizzazióne [Der. di solubilizzare "rendere solubile"] [CHF] L'operazione per cui un compostochimico diventa solubile in un dato solvente. ...
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Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] non sappiamo da dove potrebbero essere derivati gli acidi nucleici (DNA, RNA) e i lipidi, ossia i compostichimici considerati determinanti rispettivamente per i processi ereditari e per la costituzione dei confini cellulari. Pur in presenza di ...
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Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) [...] presupposto della indivisibilità degli atomi (nell'ambito delle azioni chimiche allora note), C. enunciò un criterio (detto pesi atomici: dopo aver eseguito l'analisi elementare del composto, "si divide il peso della molecola in parti proporzionali ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] in questo campo e dichiarò che le proprietà acide o alcaline di un composto sono tali in relazione a un altro composto, in un antagonismo che spiega l'affinità chimica.
Nel 1811 nell'articolo Essai d'une manière de déterminer les masses relatives ...
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Composto organico risultante dall’unione di due o più molecole di amminoacidi, legati fra loro da legami peptidici: un legame chimico di tipo ammidico che si forma tra il gruppo α-carbossilico di un amminoacido [...] processi di sintesi, ma anche per idrolisi parziale, chimica o enzimatica, delle proteine. Molti p. hanno una peptidoglicano è una molecola che forma la parete cellulare batterica, composta da molecole peptidiche e da carboidrati. È costituito da tre ...
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Chimico svedese (Wäfversunda 1779 - Stoccolma 1848). Fu tra i protagonisti della chimica della prima metà dell'Ottocento. Nel campo inorganico isolò diversi elementi e di molti determinò in modo accurato [...] importanza hanno avuto i suoi lavori teorici e sperimentali in chimica organica, notando che, in molte trasformazioni organiche, gruppi di atomi erano capaci di passare inalterati da un composto all'altro, formulò la sua teoria dei radicali. Diede un ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...
chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....