Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] quello che sta alla base delle descrizioni delle grammatiche e dei vocabolari, in sostanza l’italiano normativo. A volte equivale invece a «italianocomune medio», ossia a un’idea astratta dalla viva realtà linguistica ed equiparabile a quanto appare ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] per quel che riguarda la pronuncia, dei veri e propri standard regionali, cioè varietà di italiano che, pur essendo diatopicamente marcati, sono comunemente usate anche dai parlanti più colti, non sono sanzionate come lingua non corretta e valgono ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] «luogo in cui si raccolgono le auto rottamate», scazzo «litigio», spiega «spiegazione», nonché sfratto e scippo entrati nell’italianocomune.
All’interno della frase si incontrano, in ogni parte della regione, l’uso di stesso come avverbio anteposto ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] che riveste un forte potere di caratterizzazione, tra i vari italiani regionali e tra ciascun italiano regionale e l’italianocomune (➔ italiano regionale). Il ritardo delle ricerche d’impianto sociolinguistico nella Penisola e il carattere piuttosto ...
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Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] anche la creazione di parole polirematiche (➔ polirematiche, parole) che con il tempo si sono insediate nel lessico comuneitaliano: strage di stato (inizialmente in specifico riferimento alla strage di piazza Fontana, a Milano, del 12 dicembre ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] la sonorità, in quanto differenzia il f. ‹p› dal f. ‹b›,‹t› da ‹d› ecc. Inoltre, ‹p› e ‹b› sono nell’italianocomune contemporaneo due f. diversi (e non due varianti combinatorie o stilistiche) in quanto vi è almeno una coppia minima (per es., parca ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] , Roma 1971; A. Levi, PCI. La lunga marcia verso il potere, Milano 1971; P. Spriano, Storia del partito comunistaitaliano. La fine del fascismo. Dalla riscossa operaia alla lotta armata, Torino 1973; G. Vettori, La sinistra extraparlamentare in ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] che già nel Trecento era assurto degnamente a lingua letteraria, dopo prove notevoli nel Duecento, assomigli all'italianocomune più degli altri dialetti settentrionali. Ma essenzialmente settentrionali sono il lessico e, per es., l'evoluzione del ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Pietro Fanfani, che in un opuscolo intitolato La lingua italiana c’è stata, c’è e si muove sosteneva che un italianocomune era sempre esistito e che non si doveva rinunciare all’autorità degli scrittori, delegando la norma al solo uso vivo. Che ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...