Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Gramsci
Aurelio Musi
Tra i maggiori intellettuali italiani della prima metà del Novecento, Antonio Gramsci fu uno dei fondatori del Partito comunista d’Italia (1921). Per le sue idee, all’avvento [...] erede e originale interprete del pensiero democratico, il terzo cofondatore del Partito comunistaitaliano nel 1921 e maggiore esponente del marxismo teorico italiano – essi rivendicarono l’esigenza di una più attiva partecipazione delle élites e ...
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BENEDETTO IV, papa
Ottorino Bertolini
Era romano; suo padre si chiamava Mammolo (o Mammalo); la famiglia, a giudicare dall'espressione "generis decus" usata nella sua epigrafe mortuaria, era di elevata [...] non risulta, ma appare sufficientemente fondata la comune opinione che anch'egli sin dall'inizio Impero medievale (774-1252), Bologna 1948, pp. 98 s., 102; G. Fasoli, I re d'Italia (888-962), Firenze 1949, pp. 61-69;C. G. Mor, L'età feudale, I, ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] meridionale: a Bari, Molfetta, poi Lecce (qui in veste di commissario). Dal 1950 egli aderiva al Partito comunistaitaliano. Il contatto diretto con i contadini del Sud, e con i problemi del Meridione impresse un marchio originale sulla personalità ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] così ha contribuito più di ogni altro a trasformare l'italiano in una lingua capace di esprimere concetti scientifici nuovi e fa ricorso a metafore e analogie tratte dal senso comune e a esempi provenienti dalla vita quotidiana per rendere ...
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FIORENTINO, Francesco
Luca Lo Bianco
Nacque a Sambiase (ora Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro) il 10 maggio 1834 da Gennaro e Saveria Sinopoli; della sua educazione si occuparono gli zii materni [...] attaccare qualsiasi tipo di speculazione.
Entrambi hanno in comune, per il F., il disegno di fondare la trimestre, nn. 1-2, 5, 7, 11-12; Del positivismo e del platonismo in Italia, in Riv. bolognese di scienze e lettere, I(1867), pp. 42-51, 135-156 ...
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CASTELNUOVO, Guido
Eugenio Togliatti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1865 da Enrico ed Emma Levi. Il padre fu apprezzato autore di romanzi e novelle.
Allievo del liceo Foscarini di Venezia, ove ebbe come [...] biblioteca matematica separata dall'unica preesistente e comune con la facoltà d'ingegneria; l'organizzazione di Torino, LXXXVI (1952), pp. 366-377; Boll. d. Unione matem. ital., VII (1952), pp. 241-246; G. C., Commemorazione dell'Accademia nazionale ...
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Gassman, Vittorio (propr. Gassmann, Vittorio)
Enzo Siciliano
Attore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, nato a Struppa (Genova) il 1° settembre 1922 e morto a Roma il 29 giugno 2000. Personalità [...] (1962), dove quasi ad altezza di proverbio G. ritrae un personaggio di italiano deragliante verso forme di balordo e suicida vitalismo, così comune, così eterno, che sotto la sfrontatezza nasconde un irredimibile infantilismo. Sono interpretazioni ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] vitelloni (a causa del film il termine diventò di uso comune), vicende intrecciate di un gruppo di neghittosi giovanotti di un altro Leone d'argento, il film stentò a farsi apprezzare in Italia; ma si riscattò a Parigi e poi negli Stati Uniti, dove ...
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LEONE VII, papa
Ambrogio Piazzoni
Di origine romana, L. VII venne eletto nei primi giorni del gennaio 936, poco dopo la morte di Giovanni XI. Era allora cardinale prete di S. Sisto e di lui si dice, [...] pochi mesi dopo il suo matrimonio con il re d'Italia Ugo di Provenza; risultati della sommossa furono la fuga di Morghen, Le relazioni del monastero sublacense col Papato, la feudalità e il Comune nell'Alto Medio Evo, in Arch. della R. Soc. romana di ...
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Pontecorvo, Gillo (propr. Gilberto)
Federica Pescatori
Regista cinematografico, nato a Pisa il 19 novembre 1919. Erede dell'approccio diretto alla realtà del Neorealismo e dell'intensità poetica e corale [...] francese cominciò a lavorare per l'Havas (attuale Agence France Press) ed entrò in contatto con il Partito comunistaitaliano clandestino, rifugiato in Francia dopo l'abolizione dei partiti a opera della dittatura fascista, partecipando poi alla ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...