I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] . La lingua moderna e contemporanea, Bologna, Zanichelli.
Tesi, Riccardo (2007), Storia dell’italiano. La formazione della lingua comune dalle fasi iniziali al Rinascimento, Bologna, Zanichelli.
Tomasin, Lorenzo (2007), ‘Classica’ e ‘odierna’. Studi ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] 1-5 ottobre 2002), a cura di P. D’Achille, Firenze, Cesati, 2 voll., vol. 1º, pp. 61-71.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET. ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] sulle vocali finali delle parole tronche, ove l’accento grafico in italiano è obbligatorio, si può trovare l’accento grave o l’accento ragionai à lungo»), secondo un’abitudine all’epoca piuttosto comune, che si andrà presto perdendo. L’accento grave ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] , Bice (2003), Prontuario di punteggiatura, Roma - Bari, Laterza (10a ed. 2007).
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET (2a ed ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] sostituito da un altro suono, foneticamente simile ma privo dei tratti soggetti a dissimilazione: è consueta, per es., in italiano la dissimilazione di nessi contenenti le polivibranti [r - r] mediante la sostituzione del primo suono con [l], come in ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] Note sulla punteggiatura medievale e il segno di parentesi, «Lingua nostra» 3, pp. 6-9.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET. ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] (1985), L’intonazione. Linguistica e paralinguistica, Napoli, Liguori.
Cresti, Emanuela (a cura di) (2000), Corpus di italiano parlato, Firenze, Accademia della Crusca, 2 voll.
Lausberg, Heinrich (2002), Elementi di retorica, Bologna, il Mulino (ed ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] bar, ieri, che, sempre, tribù), ma di norma le parole dell’italiano (lingua di tipo fusivo o flessivo) sono il risultato di una combinazione di o nulla somiglianza fonetica è un tratto comune anche degli allomorfi condizionati grammaticalmente. Ne ...
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I dispregiativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) il cui significato è peggiorativo con una forte componente affettiva. Ciò implica che la valutazione espressa dal parlante per mezzo dell’alterato [...] geometrico, antropologico) poi esteso al linguaggio comune con una funzione peggiorativa o dispregiativa, derivante (a cura di) (2004), La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Iacobini, Claudio (2004a), Composizione con elementi ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] shells. From corpus to cognition, Berlin - New York, Mouton de Gruyter.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Vanzon, Carlo ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...