ITALIA
L. Travaini
Il toponimo I., di origine osca, accostato dal punto di vista etimologico al lat. vitulus ('vitello') e variamente interpretato (Rauhut, 1953; Marcato, 1990), si riferiva inizialmente [...] battute in quella zecca nei secc. 14°-15° da Angioini, Durazzeschi e da Carlo VIII.Se le monete medievali dei comuni italiani spesso presentano una iconografia ripetitiva e in parte monotona, con immobilizzazione dei tipi per decenni, quando non per ...
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] i documenti in gran parte dell'Europa.L'Occidente medievale conobbe essenzialmente due modi di sigillare, quello in incisori dei s. dei re d'Aragona - o di grandi comunità laiche o ecclesiastiche. La tecnica usata dovette essere dapprima quella dell ...
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ANTELAMI, Benedetto.
A.C. Quintavalle
Scultore e architetto attivo a cavallo fra i secc. 12° e 13° nell'Italia settentrionale.Assai complessi i problemi, diverse le risposte critiche finora offerte [...] 77; J.C. Webster, The Labors of the Months in Antique and Medieval Art to the End of the Twelfth Century, Princeton 1938; G.P ; L'Arte in Italia. Dal secolo V al secolo XI. Da Roma ai Comuni, a cura di C.L. Ragghianti, II, Roma 1968; L'Arte in Italia ...
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CERAMICA
G. Fehérvári
Lo studio della c. medievale prese avvio già nel sec. 19°, con le prime collezioni antiquariali dedicate a oggetti più o meno intatti, rinvenuti nel corso di sterri in occasione [...] in Gran Bretagna nel sec. 15° molto più comuni che non quelli di Siegburg. In un'epoca indeterminata R.A.M.I.C.A., 1952, 1, pp. 1-66; R.B.K. Stevenson, Medieval Lead-Glazed Pottery: Links between East and West, CahA 7, 1954, pp. 89-94; Anglo-Saxon ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] appesi al collo o alle briglie. In moltissimi casi la pratica medievale testimonia il perdurare di usanze antiche come quella per es. può riferirsi a un insieme di oggetti che hanno in comune un aspetto magico legato peraltro, di volta in volta, a ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] , Milano 1982", Spoleto 1983, I, pp. 77-122; E. Sestan, Il comune di Spoleto tra i comuni italiani, ivi, pp. 149-188; B. Toscano, Il centro urbano altomedievale e medievale, ivi, pp. 513-540; L. Pani Ermini, Gli insediamenti monastici del ducato ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] a individuare per l'a. i presupposti psicologici comuni alle diverse epoche. Tra gli altri studiosi che è. Si deve poi tener conto che cicli che si supponeva fossero medievali, come per es. quello di Nicolas Flamel (Halleux, 1983), risultano ...
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Marco Bussagli
Fumetto
Le parole viaggiano tra le nuvole
Raccontare per testo e immagini
di Marco Bussagli
12 febbraio
Muore a Santa Rosa, in California, Charles M. Schulz, il creatore dei Peanuts, le [...] sé un passo avanti rispetto al continuum dei rotoli medievali e denuncia familiarità con i nuovi mezzi di espressione e e suoni. Si tratta di termini, tanto per citare i più comuni, come bang che vuol dire "detonazione", oppure crash che si può ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] σίμαντϱον; doveva trattarsi, molto probabilmente, di una sala comune, dove, insieme ai libri, si conservavano altri oggetti d , 5), Milano 1982, pp. 495-612; A. Jacob, Une bibliothèque médiévale de Terre d'Otrante (Parisinus gr. 549), RSBN, n.s., 22- ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] (Fritz, 1982, nrr. 244, 247).Le forme più comuni del sec. 14° si incontrano ancora frequentemente nel 15°, qualche , 1970, pp. 335-353; A. Grabar, Calici bizantini e patene bizantine medievali, in Il tesoro di San Marco. Il tesoro e il museo, a cura ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...