DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] a Ravenna il 25 sett. 1494, il 28 il D. fu avogador di Comun e il 15 marzo 1495 fu eletto podestà di Brescia. Ritornavano allora dalle regioni in D. Maffei, La donazione di Costantino nei giuristi medievali, Milano 1964, p. 345, che la riprende, come ...
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Le strutture commerciali
Gerhard Rösch
Venezia fu un porto tutt'altro che franco. Una quantità incontrollabile di norme ne regolava e guidava la vita commerciale, nell'epoca fiorente della sua storia. [...] alimentari - settore nel quale, in tutte le città medievali, interveniva la mano dell'autorità pubblica - assunse un C. Lane, Le galere di mercato, 1300-1334: esercizio privato e di Comun, in Id., Le navi di Venezia, Torino 1983, pp. 49-81; Id ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] suo insieme materiale era passata sotto la competenza dei comuni, fu pattuito che questi ultimi, se l'imperatore arte del Duecento italiano. Atti della III settimana di studi dell'arte medievale dell'Università di Roma (15-20 maggio 1978), a cura di A ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] Milano 1970).
Cammarosano, P., L'economia italiana nell'età dei Comuni e il "modo feudale di produzione": una discussione, in "Società secoli X-XII, Milano 1990).
Postan, M. M., The Medieval economy and society: an economic history of Britain in the ...
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Società commerciale
Gastone Cottino
Imprenditore, impresa, società. Dall'impresa individuale alla società commerciale
È imprenditore, per l'art. 2082 del Codice civile, "chi esercita professionalmente [...] e il XIII secolo. Sua capostipite diretta è stata la compagnia medievale (v. Goldschmidt, 1891; v. Scialoja, 1927; v. Santarelli di costituire un gruppo o di realizzare una politica comune affinché la società acquirente assuma la veste di holding ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO D'ITALIA
AAntonio Padoa-Schioppa
Premessa. La prima metà del Duecento costituisce per la storia della scienza giuridica un'età d'intenso dinamismo creativo. Il metodo di studio [...] Quaestiones ad auth. Sacramenta Puberum, "Rivista Internazionale di Diritto Comune", 3, 1992, pp. 93-124; su Roffredo da Benevento, G. Ferretti, Roffredo Epifanio da Benevento, "Studi Medievali", 3, 1908-1911, pp. 230-287; M. Bellomo, Intorno ...
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Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] all’Europa, in concorrenza con le istituzioni giuridiche medievali (a tale rinnovata e più estesa diffusione sistema di coerenze e di principi propri dei giuristi. Questo sistema è comune con il nostro, con i suoi principi, e ne accrescerà l’ ...
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Il diritto
Lujo Margetić
Introduzione
La conoscenza della struttura del sistema e degli istituti giuridici è di massima importanza per tutte le società. Questa constatazione ovvia vale naturalmente [...] in primo luogo del contributo lavorativo di ogni membro della comunità familiare. Questa idea ibrida, cioè che i figli hanno paterna, è nota anche agli altri sistemi giuridici europei medievali. Così, in alcuni statuti dalmati al padre era ...
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Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] la qualità della vita di singoli, famiglie o intere comunità, ma implicano un rapporto conflittuale con valori giuridici, non poche creazioni delle arti plastiche e figurative medievali furono per lungo tempo ritenute 'gotiche', appellativo che ...
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Sovranità
Maurizio Fioravanti
La sovranità tra Medioevo ed età moderna
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono [...] il sovrano di Hobbes risulta essere alla fine più fragile di quello medievale. Esso ha perduto infatti del tutto la sua qualità di supremo reggitore delle sorti di una comunità storicamente data. Alla base del suo potere non vi sono più strutturate ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...