Nacque probabilmente in Roma tra l'810 e l'820 e vi morì verso l'878. Stretto parente di Arsenio, vescovo di Orte, personaggio eminente nella corte di Leone IV e Nicolò I, ebbe ottima educazione e fu uno [...] riammesso alla comunione laica, A. divenne l'umile e modesto interprete di vite greche di santi, in di A., tutte versioni dal greco, le più importanti sono quelle degli Atti dei sinodi VII (niceno II. del 787) e VIII (costantinopolitano IV, dell'869 ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (card. Karol Wojtyla)
Giuseppe Alberigo
Nato a Wadowice (Polonia) il 18 maggio 1920 e morto nella Città del Vaticano il 2 aprile 2005. Primo papa non italiano dell'epoca moderna [...] più viva consapevolezza del peccato dei suoi figli", per concludere che "la Chiesa, pur essendo santa per la sua incorporazione a . La spiccata simpatia nei confronti dei movimenti - dall'Opus Dei a Comunione e Liberazione, dai Pentecostali ai ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] rinnovamenti della Chiesa nascono nel cuore deisanti. E quando i nomi dei Pastori e dei Dottori che li hanno portati a compimento anche a livello della comunità universale per mezzo della sua comunione col vescovo di Roma, centro dell'unità. L'unità ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] del papa. F. ottenne di essere ammesso alla comunionedei fedeli laici in cambio dell'impegno scritto ad abbandonare Roma aveva tradotto per lui dal greco la Vita di questo santo. Il definitivo trasferimento della sede episcopale di Porto in una ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] di Antimo, da lui sospeso come eretico dalla comunionedei fedeli. Ad A., perché lo approvasse, presentarono assunto al papato creò in Roma una ricca biblioteca di opere deiSanti Padri, per la quale fece erigere un grande edificio adiacente al ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] tali, sacerdoti - e il ruolo di intercessione deisanti. A differenza di Lutero affermava che la giustificazione per chiese il Ss. Sacramento; venne definita la prima comunionedei bambini come solenne cerimonia collettiva, intesa come occasione ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] considerare il 1054 come la data della brusca rottura della comunione fra le due Chiese, mentre invece anche nell'alto intervenne fuori d'Italia in una questione concernente il culto deisanti" sia stata quando, nel 993, Giovanni XIV fece redigere ...
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L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] significativa in quanto affermava un senso di intimità e di comunione tra i partecipanti. Così la "caritade", con i dell'anima dei ricchi.
Il dipinto con l'Elemosina di sant'Antonino di Lorenzo Lotto, eseguito per i Domenicani deiSanti Giovanni e ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] III nella cerchia pontificia: Anastasio, già reso alla comunionedei laici da Benedetto, al quale N. non solo l'arcivescovo di Colonia celebrò la messa nella sua cattedrale il venerdì santo dell'864. Il gesto gli costò la deposizione, questa volta su ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] (sospensione e impedimento dal ricevere la comunione); di Guarnerio di Strasburgo, Enrico di ., pp. 703-07; più utile e precisa la voce in Il grande libro deiSanti. Dizionario enciclopedico, II, Cinisello Balsamo 1998, s.v., pp. 1032-46; costante ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...