valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] l’altro; negavano la transustanziazione e la validità della Messa; rifiutavano la venerazione deisanti e la preghiera per i defunti, non ammettendo la comunionedeisanti, né il Purgatorio. Perseguitati accanitamente, dopo due secoli e mezzo, erano ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] compresa, poi sofferta nel fango delle trincee, nella comunione diuturna con l’umile fante ignoto ed eroico. Il della causa omaggiava il papa e fu posto nella nuova “Galleria deiSanti e dei Beati” fatta allestire in Vaticano da Pio IX e inaugurata il ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] Vergine e, nelle volte e sugli archi, scene attinenti al sacrificio della messa (Comunione degli apostoli, Divina liturgia ecc.), le dodici feste maggiori, le immagini deisanti, sulla parete d’ingresso il Giudizio Universale.
Le fasi stilistiche e ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] rinnovamenti della Chiesa nascono nel cuore deisanti. E quando i nomi dei Pastori e dei Dottori che li hanno portati a compimento anche a livello della comunità universale per mezzo della sua comunione col vescovo di Roma, centro dell'unità. L'unità ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] del papa. F. ottenne di essere ammesso alla comunionedei fedeli laici in cambio dell'impegno scritto ad abbandonare Roma aveva tradotto per lui dal greco la Vita di questo santo. Il definitivo trasferimento della sede episcopale di Porto in una ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] di Antimo, da lui sospeso come eretico dalla comunionedei fedeli. Ad A., perché lo approvasse, presentarono assunto al papato creò in Roma una ricca biblioteca di opere deiSanti Padri, per la quale fece erigere un grande edificio adiacente al ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] tali, sacerdoti - e il ruolo di intercessione deisanti. A differenza di Lutero affermava che la giustificazione per chiese il Ss. Sacramento; venne definita la prima comunionedei bambini come solenne cerimonia collettiva, intesa come occasione ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] considerare il 1054 come la data della brusca rottura della comunione fra le due Chiese, mentre invece anche nell'alto intervenne fuori d'Italia in una questione concernente il culto deisanti" sia stata quando, nel 993, Giovanni XIV fece redigere ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] III nella cerchia pontificia: Anastasio, già reso alla comunionedei laici da Benedetto, al quale N. non solo l'arcivescovo di Colonia celebrò la messa nella sua cattedrale il venerdì santo dell'864. Il gesto gli costò la deposizione, questa volta su ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...