Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] che diventa qualitativa. Ma soprattutto è una comunità di valori omogenea e coerente che scompare con La décadence, Paris 1984.
Giarrizzo, G., Edward Gibbon e la cultura europea del Settecento, Napoli 1954.
Gibbon, E., The history of the decline ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] altre forze da cui può dipendere una maggior sintesi della società europea" (p. 301).
Se in La ricchezza e la l'arca che custodisce le memorie dell'ethnos, o come la "comunità di destino" nelle cui pieghe millenarie si annidano i geni della futura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] prestò all’imitazione da parte di molti altri imprenditori europei, fra i quali quelli di maggiore successo furono della città, della responsabilità diffusa nella gestione dei beni comuni e nell’attivazione dei beni pubblici, il tutto all’interno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] determinò lo spostamento del cuore degli interessi economici europei dal Mediterraneo all’Atlantico.
Ma, in realtà un’adeguata remunerazione. I mercanti recano un servizio utile alla comunità a queste condizioni: se trasferiscono da un posto all’altro ...
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BUONVISI, Benedetto
Michele Luzzati
Nato a Lucca da Lorenzo prima della metà del secolo XV, fu il capostipite ("Benedetto Buonvisi il Vecchio") del ramo principale della famiglia. Sotto la sua guida, [...] conobbero un'espansione su scala europea destinata a consolidarsi definitivamente nella 35, cc. 83rv, 84, 86; n. 534, reg. 41, cc. 16v, 18v; n. 766, pp. 194 s.; Comune,Corte dei mercanti, n. 18, pp. 2v, 3, 43; n. 86, cc. 3v, 8, 12, 14v, 16; Notari, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] guidano il formarsi e l’espandersi degli Stati nazionali, il clima culturale europeo del primo Novecento, come ben argomenta Marco Revelli (2001), poggia su una matrice comune che sottolinea il primato della società sull’individuo. Le letture sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] che sarà tra le grandi nuove idee del Settecento europeo e dell’Illuminismo.
La scuola napoletana, Vico, Galiani importante, poiché dice che l’alchimia di interessi privati in beni comuni non è automatica e naturale, ma richiede la vita civile, la ...
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Cameralismo
Pierangelo Schiera
1. Introduzione
Il cameralismo non è fenomeno facile da definire preliminarmente, sulla base di criteri interni attinenti, come di consueto, ai contenuti della sua esistenza [...] rinvenire qualcosa di realmente analogo in altre esperienze europee, anche più importanti dal punto di vista della di cui stiamo parlando è il buon ordine (interno) della comunità politica; essa ha come obiettivo il benessere del suddito. Per ...
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JUNG, Guido
Nicola De Ianni
, Nacque a Palermo il 1° febbr. 1876 da Mario, discendente da una famiglia israelita d'origine svizzero-tedesca, e Natalìa Randegger.
Dal gennaio 1867 il padre era stato [...] - che da molti anni si era dissociato dalla comunità israelita - era ancora descritto come un perfetto e disciplinato materia, bb. 153, 159, 167; Fascicoli pers., b. 679/10-11-13; Guerra europea, bb. 37 ter, 221 e 221 bis; Carte G. Volpi, bb. 4/31, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] parte del Novecento, la mancanza di libertà in molti Stati europei fece ritenere che gli Stati dovessero essere ‘nazionali’ per sentono ancora stimolo d’onore e fervida brama di giovare alla comune lor patria».
L’unica voce dissonante, che negava l’ ...
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comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...
comunita liquida
comunità liquida loc. s.le f. Comunità sociale e politica caratterizzata da una struttura e da un ordinamento variabili, con regole in costante evoluzione. ◆ La «presidenzializzazione» delle democrazie parlamentari, la personalizzazione...