MANSI, Giovanni Domenico
Fabrizio Vannini
Nacque a Lucca il 16 febbr. 1692, da Giuseppe e da Maria Rosa Torre, in un ramo collaterale della famiglia patrizia dei Mansi, quello di San Donnino, primo [...] . Tra il 1725 e il 1738 pubblicò, traducendole dal francese in latino, le opere del benedettino A. Calmet sulla egli compì la visita della diocesi, recandosi anche in tutte le Comunità della Garfagnana. Nel 1766 concesse un ampio condono a quanti non ...
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FORGES DAVANZATI, Domenico
Toni Iermano
Nacque a Palo del Colle, nella terra di Bari, il 3 nov. 1742 da Michele e Camilla Vernaleone. Rimasto orfano di madre in tenera età, fu affidato alle cure e alla [...] gli permise di guadagnarsi la stima dell'intera comunità scientifica napoletana: sir William Hamilton, incuriosito monsieur le s ... G..." ossia al Grégoire, il F. si dice francese e non svela la propria identità, tanto che nell'opera parla più volte ...
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LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] un decreto ducale l'aggregò con voce attiva e passiva alla comunità del Santo, a Padova).
Anche tre fratelli del L. pensiero moderno (da Cartesio, Hobbes e Spinoza all'illuminismo anglo-francese).
Pur quasi tutte di occasione, le opere a stampa ...
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ANGIOLINI, Gaetano
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 27 nov. 1748. Già alunno dei gesuiti, entrò nel loro, Ordine il 17 ott. 1765, terzo di cinque fratelli anch'essi gesuiti: Alessandro, Giuseppe, Francesco [...] con il provinciale Pignatelli, si adoperò al riordinamento delle comunità religiose, delle quali entrarono a tar parte quasi . non ebbe mai tale carica, neanche quando, avendo i Francesi cacciato i gesuiti da Napoli nel 1806, il Pignatelli si rifugiò ...
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COLLOREDO, Leandro
Franca Petrucci
Terzogenito del marchese Fabio e di Claudia di Colloredo, nacque il 9 ott. 1639 nel feudo paterno di Colloredo, in Friuli.
Nel 1649 il padre, condottolo prima con [...] fra i due uomini che si protrasse fino alla morte del francese; lo scambio di lettere fu, se non fittissimo, certo continuo Pompeo (a lui premorto però) e Fabrizio. Due anni dopo la comunità rinunciò all'eredità del C., in favore del nipote di lui, ...
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PIGNATELLI, Francesco
Ugo Dovere
PIGNATELLI, Francesco. – Nacque a Napoli il 6 febbraio 1652 da Giulio, marchese di Cerchiara, principe di Noja e duca di Monteleone e Terranova, e da Beatrice Carafa, [...] Pietro Nobilione in S. Paolo Maggiore, ma destinato all’altra comunità cittadina dei Ss. Apostoli, di cui era preposito lo impostato dai teatini nel 1665 e all’epoca diretto dal francese Louis-Marie Pidou.
Durante il pontificato di Innocenzo XII, ...
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PALEOTTI, Gabriele
Paolo Prodi
PALEOTTI, Gabriele. – Nacque a Bologna il 4 ottobre 1522 da Alessandro e da Gentile Volta.
La famiglia Paleotti era da secoli appartenente alla media borghesia cittadina [...] senatore Camillo, fu accusato per la sua difesa della comunità ebraica di Bologna dai processi di espulsione e corse e curare le anime, La Chiesa a Bologna dal Quattrocento alla Rivoluzione francese, Padova 2012, ad ind.; P. Prodi, Introduction a G. ...
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CERUTTI, Luigi
Silvio Tramontin
Nacque il 14 marzo del 1865 a Mira (Venezia), da Giobatta, medico condotto del paese, e da Amelia Bontempelli. Entrato in seminario per compiervi gli studi classici, [...] a chi, anche tra i cattolici, come il cappuccino francese L. De Besse, voleva mantenere la "neutralità" delle 'anni esercitò dapprima le mansioni di cappellano a Paludea, comune di Castelnuovo, nelle Prealpi Carniche e poi quelle di parroco ...
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GENTILI (Gentile), Matteo
Alessandro Pastore
Nacque nel 1517 da Lucentino (o Gregorio, secondo la matricola dell'Università di Pisa; Lucentino era forse un soprannome).
La famiglia - di antica origine [...] se il G. contribuì a sostenere il bilancio della Comunità, impegnandosi in un prestito successivamente rimborsatogli. Al periodo G. si compiaceva in primo luogo della stima nutrita dal francese nei confronti del figlio ed elogiava la "pietas" dei due ...
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FABRETTI, Raffaello
Massimo Ceresa
Nacque ad Urbino intorno al 1620, da Gaspare.
Effettuò i primi studi a Cagli, dove apprese le lettere classiche. Tornò poi ad Urbino, dove si laureò in utroque iure [...] Il F. fu anche intimo del Mabillon, e quando il benedettino francese visitò l'Italia (1° apr. 1685 - 2 luglio 1686) di diversi ai Gonfalonieri e Priori di Urbino relative agli interessi della Comunità e di privati, si trovano 75 lettere del F. (Roma ...
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comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...