CAISSOTTI, Carlo Luigi
Valerio Castronovo
Figlio dell'avvocato patrimoniale Carlo e di Maria Maddalena di Bagnol, nacque a Nizza il 22 marzo 1694. Di famiglia borghese assurta per meriti di toga ai [...] giustificare, alla luce del diritto feudale e del diritto comune, l'avocazione dei feudi (che non fossero stati 256, 425; D. Carutti, Storia della corte di Savoia durante la Rivoluzione francese e l'Impero, Torino-Roma 1892, p. 367; M. Viora, Le ...
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civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] definì la civil society. Al dominio di «civiltà» nella cultura francese e inglese si oppose la fortuna tedesca e luterana di «cultura» stessa funzione che avevano nel passato la famiglia, la comunità di lavoro, l’organizzazione di difesa e di lotta ...
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MANIN, Lodovico Giovanni
Dorit Raines
Primogenito di Lodovico Alvise e di Maria di Pietro Basadonna, nacque a Venezia il 23 giugno 1726.
I Manin divennero patrizi veneziani nel 1651 versando 100.000 [...] nel 1795. Nel 1797, davanti all'avanzata francese iniziata l'anno precedente e alle richieste di ], con carte del periodo postrepubblicano); Arch. di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, Libri d'oro, Nascite, reg. 64/XIV, c. 253r; Notarile, ...
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LESSONA, Alessandro
Nicola Labanca
Nacque a Roma da Carlo, insigne giurista, e da Agnese Pirzio Biroli, il 9 sett. 1891. Il L. frequentò il liceo a Pisa dove il padre insegnava presso la facoltà di [...] 'armata. Per le sue conoscenze, e forse per la sua pratica del francese, a Parigi, al tempo della conferenza della pace, il L. fu 1935-36. Ma Addis Abeba fu lasciata sola dalla comunità internazionale e Roma stava facendo di tutto per evitare di ...
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CASTELNUOVO, Giacomo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno il 26 nov. 1819 dal commerciante Raffaello e da Ester Sonnino, e crebbe nell'ambiente di quella comunità ebraica che era la più libera in Italia, [...] essa il C. Prendeva anche in esame le più comuni e diffuse forme morbose delle popolazioni in studio, e Goletta il 21 ag. 1886, rattristato dal passaggio sotto il protettorato francese di quella terra.
Sposatosi due volte (la seconda, nel 1853, ...
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Stato della Chiesa
Nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio di San Pietro sul ducatus bizantino, sovrapposizione realizzatasi verso la metà del sec. 8°. Di un duca bizantino [...] corte pontificia rese possibile a Urbano V (1367) di riformare il comune, che da allora vide decadere la sua autonomia. Ma le ’Austria e alla solidarietà delle forze conservatrici e cattoliche francesi. E quando queste vennero meno l’antico S. ...
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FREGOSO (Campofregoso), Ludovico
Giustina Olgiati
Figlio di Bartolomeo e di Caterina Ordelaffi di Antonio (II) di Forlì, nacque, forse a Genova, intorno al 1415. Secondo la tradizione della famiglia, [...] . Si occupò inoltre della difesa dei diritti della Comunità di Lerici contro le ingerenze di Spinetta Fregoso. Nello Il F., che in un primo tempo era intervenuto in aiuto dei Francesi, forse al solo scopo di opporsi al partito degli Adorno, giunse in ...
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BOZZUTO, Annibale
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile e antica famiglia napoletana del seggio di Capuana, non si conosce la data della sua nascita che dovette cadere negli anni intorno al 1520. [...] come scrisse A. Caro al vescovo di Pola Antonio Elio loro comune amico, "è stato accolto benignamente dal papa, et ha fatto bonissimo nel maggio si pensò di mandarlo presso la corte francese per dar conto al re cristianissimo della tregua conclusa ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] della gleba, sfruttamento del lavoro salariato), la società comunista abolisce ogni forma di dominio, sopprime tutte le progresso e di felicità, è presente anche nella filosofia «positiva» francese. C.-H. Saint-Simon è convinto che alla fine del ...
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CONTARINI, Marcantonio
Angelo Ventura
Nato verso il 1485 da Carlo di Sebastiano, del ramo di S. Felice, e da una Badoer, parente dei doge Leonardo Loredan, il C. presenta una biografia che, proprio [...] quindi a Venezia, dove nel dicembre 1516 fu eletto avogadore di Comun straordinario, grazie anche all'esborso di 1.000 ducati (800 di attirare contro Venezia non soltanto il temibile esercito francese, ma anche e soprattutto i Turchi.
Preoccupata di ...
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comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...