Valloni Popolazione della metà sud-orientale del Belgio, di lingua francese. I V. costituiscono uno dei due elementi etnici, linguistici, culturali e politici del Belgio, di contro ai Fiamminghi (➔ Belgio). [...] du refuge). Nelle Fiandre, dopo il 1578, si riunirono in molte città e a L’Aia formarono la Comunitàfrancese riformata dei Valloni. Legatisi fin dal 1564 all’Unione sinodale inglese, formarono a Canterbury l’Église huguenote évangelique française ...
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Teologo e storico (Niort 1659 - Berlino 1738); ugonotto, ministro a Châtillon-sur-Indre (1683), dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) rifugiato a Rotterdam, Dessau (1686-93) e Berlino, pastore della [...] comunitàfrancese. Tradusse i salmi in versi; scrisse di controversie ed esegesi; nell'Histoire critique de Manichée et du Manichéisme (1734-39), fece opera di pioniere; notevole ancora l'Histoire de la Réformation, condotta dal 1517 al 1630 (1785-86 ...
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CASARETTO, Pietro Francesco
Giulio Fabbri
Nacque ad Ancona il 16 febbr. 1810, da famiglia ligure. Intrapresi gli studi nel seminario locale, verso i quindici anni mostrò segni di vocazione monastica, [...] d'Italia: fu fondata la missione di Ramsgate (1856-61); furono annessi il monastero belga di Termonde (1858), la comunitàfrancese di La Pierre-qui-Vire (1859) e il grande cenobio e santuario spagnolo di Montserrat (1862). La natura internazionale ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] a Farel e, sollecitato da Butzer e Capitone, dal 1538 al 1541 si fermò a Strasburgo, dove si unì alla comunità riformata francese. Qui, ottenuta la cittadinanza (1539), continuò a dedicarsi alle proprie attività e sposò, nel 1540, Idelette de Bure o ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] , però, nel 1844, la rottura fra Lambruschini e gli evangelici22. A Napoli, la fondazione di una comunità evangelica, composta da tedeschi e francesi e protetta dall'ambasciata danese prima e prussiana poi, risale al 1824-1826. In seguito, si ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] di assurgere a più elevate concezioni, e per fornire ai sovrani un utile strumento di governo.
La Rivoluzione francese, dopo un tentativo di riforma del cattolicesimo in senso antipapale e regalistico – la costituzione civile del clero – sboccò ...
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Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] un po' di latino, più e meglio (ma non bene) il francese; imparò anche a scrivere, ma assai male (già celebre preferiva firmare con ), che si raccolsero in breve intorno a F., egli comunicò la missione ricevuta ripetendo le parole di Gesù che lo ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] politica rivitalizzò la città e la sua capacità di nodo di comunicazione, esplicata, da allora in poi, a scala nazionale, in dal 1803 ha sede nella cinquecentesca villa Medici; la Scuola francese di Roma, fondata nel 1875, ha sede nel palazzo ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] la conoscenza e l’uso dell’inglese e del francese; l’antico copto sopravvive solo come lingua liturgica.
La di Suez e il massiccio del Sinai a E –, mentre le vie di comunicazione e di scambio si addensavano sul Nilo e sul mare. Da tale dimensione ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] hanno inoltre evidenziato che l’orango si è separato dall’antenato comune 10 milioni di anni fa, mentre la linea uomo-gorilla- del contributo di Malinowski e con l’apporto della sociologia francese di Durkheim, fu A.R. Radcliffe-Brown a dominare la ...
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comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...