Il bacio, che è uno dei segni più notevoli con cui si manifestano l'amore, l'affetto e la devozione, prende differenti forme tra i popoli della terra a seconda del sentimento che vuol significare, e dell'impulso [...] , pur riscontrando il bacio-morso negli usi delle nazioni culte, se ne generalizza troppo il concetto, quando si vuol fare di quel bacio la forma primitiva e universale. E giustamente Cesare Lombroso osservava che fra molte tribù africane, ignare del ...
Leggi Tutto
(dal gr. ἀνά "di nuovo" e βαπτίζω "battezzo"). Gli anabattisti si dividono in gruppi più o meno grandi, costituitisi ai tempi della Riforma, i quali, pur senza avere la stessa origine, hanno tuttavia in [...] altra istituzione.
Ci troviamo qui di fronte a un tentativo grandioso di ripristinamento del concetto che, secondo gli anabattisti, avevano i Cristiani primitivi di una vita ideale, nell'isolamento dalle chiese nazionali della riforma, troppo poco ...
Leggi Tutto
Figlio d'un Ateniese e d'una schiava di Tracia, solo per metà greco quindi, discepolo, in età matura, di Socrate e, già prima, di Gorgia e d'altri sofisti, Antistene fu il fondatore della scuola che chiamarono [...] 'indipendenza, la sobrietà degli animali e degli uomini primitivi: a questi bisogna tornare. E Antistene scrive un di lavoro e d'azione. Il lavoro e l'azione è il concetto nuovo e saldo del Cinico, quasi si potrebbe dire il lato positivo della ...
Leggi Tutto
. 1. È una parte della meccanica applicata alle macchine (detta anche "teoria generale delle macchine"). Essa comprende la discussione e la soluzione di tutti quei problemi, che si presentano applicando [...] come ultimo e si chiama cedente. Queste denominazioni adombrano concetti dinamici, e sono per così dire "prese in prestito . Queste linee nelle applicazioni vengono di solito chiamate linee primitive. Nel caso del moto sferico esse sono le sezioni ...
Leggi Tutto
LITTORIA (XXI, p. 287)
Enrico PASQUALUCCI
Roberto ALMAGIA
La città, che è il primo in ordine di tempo e di importanza dei nuovi centri urbani creati nell'Agro Pontino bonificato (Lazio), fu elevata [...] prevalentemente radiale ed è caratterizzato soprattutto da concetti di grande modernità: strade larghe e a 31 primitivi e 1387 recidivi nel 1934, a 5 primitivi e 516 recidivi nel 1935, a 25 primitivi e 523 recidivi nel 1936 e a 21 primitivi e ...
Leggi Tutto
LOGICA MATEMATICA (XXI, p. 398; App. II, 11, p. 226)
Alberto PASQUINELLI
Ludovico GEYMONAT
MATEMATICA Il recente sviluppo della l. m. è caratterizzato da un ulteriore consolidamento istituzionale e [...] l'analisi delle espressioni del linguaggio designanti concetti, giudizî e ragionamenti, ha finito per introducendo il simbolo ⊃ (interpretabile come "se... allora..."), definito sulla base dei primitivi ~ e V (p ⊃ q = df ~ p V q):
dall'altro ...
Leggi Tutto
SCHUCHARDT, Hugo
Benvenuto Terracini
Linguista, nato a Gotha il 4 novembre 1842, morto a Graz il 21 aprile 1927. Oriundo da colta famiglia borghese, studiò prima a Jena con lo Schleicher, poi a Bonn [...] quel dialetto, a voci costituenti problemi panromanzi, come quelli esprimenti i concetti di "andare" o "trovare", è enorme e si distingue appoggio più sicuro per formulare ipotesi su procedimenti primitivi del linguaggio umano (Sprachursprung, I-II, ...
Leggi Tutto
Con questo nome (disciplina arcani) si suol designare l'istituto per cui i primitivi cristiani avrebbero fatto ogni sforzo per non svelare agli estranei i riti e le credenze della loro religione. Durante [...] di libro segreto. I simboli usati nelle catacombe, oltre che alla necessità di rappresentare graficamente, cioè concretamente, concetti astratti (quali il battesimo, l'immortalità dell'anima, la vita eterna, ecc.) rispondono piuttosto al desiderio di ...
Leggi Tutto
ŁUKASIEWICZ, Jan
Alberto PASQUINELLI
Filosofo, nato a Leopoli il 21 dicembre 1878, morto a Dublino il 13 febbraio 1956. Insegnò filosofia e logica all'univ. di Varsavia e, dopo la seconda guerra mondiale, [...] riguardo alla selezione e semplificazione delle nozioni e dei principî primitivi, nonché alla coerenza e completezza dell'intero sistema. Introdusse Megarico, Crisippo, ecc., inerenti ai concetti di negazione, disgiunzione e implicazione, nonché ...
Leggi Tutto
GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] godevano della cittadinanza romana, in base però a un concetto di cittadinanza più giuridico che etnico, perché ad assai deplorevole, dato che le rappresaglie sono uno strumento primitivo che porta la violenza fino alla barbarie, è suscettibile ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...