Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] disciplinare dell’arte di oggi.
Un fenomeno antico
Che il concetto di ‘frontiera’ dell’arte (ovvero il limite verso il infatti tutta la carica innovativa delle pitture rupestri, da definire ‘primitive’ solo in quanto iniziali, non certo nel senso di ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] mantenendola entro inquadramenti assai generali.
Fra i templi primitivi un gruppo sembra ripetere uno schema costante di ragione di ciò sarà ora chiara. L'altro e più libero concetto di spazio, in cui non si può disconoscere il retaggio pre-greco ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] una relazione, durante l'ultimo secolo, possono tutti essere concetti noti, ma non impediscono di chiudere gli occhi di fronte delle società e delle civiltà, "da popoli così primitivi come gli aborigeni australiani fino alle più sofisticate religioni ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] attorno alla nuova sintesi darwiniana le teorie e i concetti delle scienze sociali. Si tratta, pertanto, di individuare e delineò l'evoluzione del processo interattivo dall'orda primitiva fino allo Stato, servendosi di un modello conflittuale ...
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Tabu
Carmela Pignato
Origini e significati del concetto
Approdato a Tongatapu (isole Tonga) nel corso del suo primo viaggio nel Pacifico (1768), il capitano James Cook si era imbattuto nell'insolito [...] (tr. it.: Purezza e pericolo. Un'analisi dei concetti di contaminazione e tabù, Bologna 1975).
Douglas, M., Leenhardt, M., Notes sur la traduction du Nouveau Testament en langue primitive, in "Revue d'histoire et de philosophie religieuse", 1922, pp ...
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La storia come pensiero e come azione
Michele Maggi
Storia e filosofie della storia
L’opera di Croce La storia come pensiero e come azione esce presso l’editore Laterza nel giugno 1938 (superata una [...] orgoglio, non diversamente da chi negasse coscienza umana agli uomini primitivi, alle classi inferiori, e via via a tutti i gruppi le si offrono e dei quali si giova» (p. 161). Il concetto che le accomuna, e quindi il piano su cui vanno valutate, ...
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Civiltà e mondo magico: Croce e De Martino
Roberto Gronda
Alle origini del Mondo magico: il crocianesimo del giovane De Martino
In una delle pagine centrali della Storia come pensiero e come azione [...] , Archivio Ernesto De Martino, 1.51, p. 5).
Attraverso la ridefinizione funzionale del concetto di natura e la specificazione del concetto storiografico di mondo umano-primitivo De Martino era in grado di allargare le maglie del sistema crociano per ...
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Darwinismo o disegno intelligente?
Edoardo Boncinelli
Sotto il profilo scientifico la teoria dell’evoluzione non è più, da decenni, una semplice teoria, bensì una solida combinazione di fatti e di concetti [...] altri ancora.
Quello di adattamento è in ogni caso un concetto relativo a un determinato ambiente e solo a quello. Un milioni di anni perché si osservi qualche forma vitale, per quanto primitiva. I primi segni di vita risalgono infatti a circa 3,8 ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] ragione che la "specificità dello strutturalismo", va colta nel concetto di "trasformazione". Ed è ormai chiaro a questo punto and function in primitive society, Glencoe, Ill., 1952 (tr. it.: Struttura e funzione nella società primitiva, Milano 1968). ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] della nostra volontà, perfino i nostri concetti, trasformandoli in fantasmi di persone. Questa La relig. della bellezza nel Dolce stil novo e la poesia di G. C., in Primitivi e romantici, Firenze 1937, pp. 15-42; C. Salinari, Poetica e poesia di G ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...