Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Opocher
Giuseppe Zaccaria
Pensatore dalla forte vocazione filosofica, sempre pervasa da un’alta ispirazione etica che percorre l’intera sua opera e tutta la sua attività, Enrico Opocher fu allievo [...] Resistenza egli fu protagonista della lotta di liberazione e autorevole esponente di quel gruppo di illustri studiosi, da ConcettoMarchesi a Ezio Franceschini, da Egidio Meneghetti a Bobbio, che fecero dell’Università di Padova uno dei centri motori ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e Santhià, non avendo più essi pretesto per rimanervi. Anche il marchesato di Saluzzo è in mano dei Francesi. E vuol dire le non un'idea che mutasse le basi della speculazione sul concetto dell'arte. Il Gravina nella Ragione poetica si propone bensì ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] sovranità però che rimase sempre un pio desiderio. Il marchese Bonifacio del Monferrato, insieme col titolo di re, atto una profonda trasformazione, che si connette alla degenerazione del concetto della stipulatio romana (G. Ferrari, Atti Reale Ist. ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] Sappiamo solo che nel 1306 ebbe cortese ospitalità presso i marchesi Malaspina, per conto dei quali trattò anche di pace col caratteri della scuola dello "stil novo" quanto al concetto d'amore e quanto al concetto dell'arte (D. parla anche in nome di ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] non essersi potuto finire dipese solo dal fatto che al concetto profondo e nello stesso tempo altero, non corrispose per feudali alla corona di Sicilia, fu data ai Cavalieri di Rodi; il marchese di Mantova fu elevato a duca. Non si definì la sorte di ...
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È un ente autarchico territoriale costituito da una collettività di persone residenti o aventi certi interessi in una limitata parte del territorio statale. Di solito è sorto spontaneamente ed è sempre [...] un potere d'impero che serva ai suoi fini. Il concetto che il comune abbia per la sua stessa natura un potere sostituisce di fatto ai rappresentanti del supremo dominio pubblico, vescovi, marchesi o conti che siano; ma i singoli elementi che lo ...
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Feudo
GGiancarlo Andenna
Quando nel 1216 gli estensori del Liber Consuetudinum Mediolani dedicarono ben quattro capitoli alla materia feudale, chiarendo con precisione la natura essenzialmente beneficiale [...] un sovrano aveva attribuito a un 'capitaneo', cioè a un marchese o a un conte, un feudo, non avrebbe potuto sottrarglielo il territorio della diocesi. In questo contesto il nuovo concetto di feudo trovò la sua massima espansione in quanto definiva ...
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ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] Andrea Coppola, duca di Canzano, e Laura Caracciolo, dei marchesi dell'Amoroso, ambedue parenti dei de Liguori, figurano due sonetti basso di tono e tutt'altro che rispondente al suo concetto altissimo. Nel 1764 pubblica Il confessore diretto per le ...
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BELLI, Pierino
Piero Craveri
Lemigio Marini
Figlio del nobile Pietro Antonio e della nobile Benentina, nacque ad Alba il 20 marzo 1502.
Secondo le notizie del Vernazza, suo primo biografo, probabili [...] e in special modo ebbe aiuto allora dal figlio di lui, marchese di Pescara, e più ancora da Ferrante Gonzaga, succeduto al , II, 21, pp. 282 s.). Questa tipica applicazione del concetto medievale dell'aequitas e del diritto naturale, è alla base di ...
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AMARI, Emerico
Alberto Aquarone
Nacque il 10 maggio 1810, a Palermo, da Mariano Salvatore, dei conti di S. Adriano, e da Rosalia, dei marchesi Bajardi. Laureatosi in giurisprudenza presso l'università [...] dell'anno seguente tenne la prolusione sul tema: Del concetto generale e dei comuni principi della filosofia della storia.
Il dicastero dell'Interno nel Consiglio di luogotenenza formato dal marchese Vincenzo di Torrearsa, con l'apporto di varie ...
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quanto1
quanto1 agg., pron., avv. e s. m. [lat. quantus agg., quantum avv.]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, la quantità, come grandezza o misura (numero), estensione o durata, di singoli elementi o categorie di elementi (persone,...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...