CAMERONI, Felice
Alessandra Briganti
Nacque a Milano il 4 apr. 1844 da Giuseppe e Fioralba Centemeri. Il padre, repubblicano, era impiegato alla Cassa di Risparmio, carriera che seguì anche il C. fino [...] questo giornale il C. collaborò con lo pseudonimo di "Pessimista" e con "bohème rivoluzionaria" di Y. Vallès.
Il concetto di realismo comunque rimase costantemente alla base della cui avanzava le due pregiudiziali del bello come forma del vero, e del ...
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dittologia
Francesco Tateo
L'uso frequente di esprimere dei concetti per mezzo di coppie di sinonimi o di vocaboli i cui significati s'integrano proviene a D. da uno stilema diffuso nelle letterature [...] ‛ dolce ' (o ‛ aspro ') e ‛ bello '.
L'uso della d. per dar rilievo al concetto è evidente in alcuni versi della canzone Così nel seguita soprattutto quando si tratti di rendere intensa l'immagine: lo strazio e 'l grande scempio (If X 85), brusciato ...
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MASSIMO, Carlo Camillo.
Claudia Terribile
– Nacque a Roma il 20 luglio 1620, primogenito dei tre figli di Giacomo Luigi e di Giulia Serlupi, e fu battezzato con il nome di Carlo. Assunse quello di Camillo [...] familiare di papa Innocenzo X, incarico che lo avviò a una rapida e brillante carriera del Prado): in questo embrionale concetto di tutela, impedire la dispersione di Giovan Pietro Bellori, in L’idea del bello (catal.), Roma 2000, pp. 40, 44; V ...
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profondo
Bruno Bernabei
Voce esclusiva dell'uso poetico, ricorrente soltanto nelle tre cantiche della Commedia, in senso proprio e figurato.
Nella prima cantica è riferito esclusivamente alla struttura [...] immagine che traduce in termini sensibili il concetto della profondità imperscrutabile dell'essere divino).
'l ciel cui tanti lumi fanno bello / de la mente profonda che lui profondo, e Pd XV 39 io non lo [Cacciaguida] 'ntesi, sì parlò profondo. ...
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male (sost.)
Antonio Lanci
Termine ad altissima frequenza, che si registra in numerose accezioni. Al singolare ricorre molto spesso la forma apocopata (‛ mal ').
Indica " ciò che è contrario alla norma [...] Francia, il sostantivo designa Filippo il Bello, così definito per i suoi pessimi di Sinone, sia perché il concetto male si legherebbe con la 'Amor non è pesante il sesto / ver ch'è dolce lo ben (ancora la contrapposizione già vista), LXVII 46 e 76 ...
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CAPONE BRAGA, Gaetano
Sergio Chiogna
Nacque a Giulianova (prov. di Teramo) il 4 maggio del 1889 da Gaetano e da Elisa Di Giacinto. Laureatosi in filosofia nel 1912 presso l'istituto di studi superiori [...] sì, solo per una sostanza spirituale che lo pensa, quindi esiste solo in quanto il C. travisa anche il concetto kantiano dell'appercezione trascendentale. Quindi riguarda l'estetica v'è naturalmente un bello oggettivo che è la traccia che canta la ...
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Picasso, Pablo
Eugenia Querci
Continue invenzioni pittoriche
Artista dalla straordinaria creatività, pittore, scultore, grafico, costumista, ceramista, Pablo Picasso è uno dei nomi più celebri dell’arte [...] che crea sconcerto in chi lo vede, per l’assoluta novità delle forme: invece di essere bello o piacevole, sprigiona una energia stessa cosa contemporaneamente da diverse angolazioni: è il concetto di simultaneità. Col tempo, le immagini diventano ...
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virtuoso (vertuoso)
Vale " dotato di virtù ", o " pieno di virtù " e quindi capace di operare in modo conseguente alla propria natura, la virtù (v.) essendo l'intima " potenzialità " naturale di cui una [...] lo sermone, lo quale è ordinato a manifestare loconcetto umano, è virtuoso quando quello fa, e più virtuoso quello che più lo più è ‛ stabile ' e meno è corruttibile; è tanto più bello quanto maggiore è l'armonia e la rispondenza tra le parti, e ...
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BOTTONE (Botton), Ugo Vincenzo Giacomo, conte di Castellamonte
Giorgio Vaccarino
Nacque a Rivarolo Canavese il 1º apr. 1754 da Ascanio e da Eleonora Palma, in una famiglia che aveva dato al Piemonte [...] gli istituti romani, ispirandosi a un moderno concetto di giustizia e di benessere, e originale (il Lessing, venuto a Torino nel 1775, lo annovera tra i cittadini più "dotti") gli invadenza dell'Inquisizione sotto il "bello e memorabile regno di Carlo ...
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ala (ale; plur. ali, più raramente ale)
Fernando Salsan
Costituisce una figurazione frequente nella Commedia, tanto per le esigenze della fantasia escatologica, quanto per una propensione stilistica [...] 'l terzo [passo] già chinava in giuso l'ale, dove dal concetto di " volgere il volo in basso " Si produce quello di " dà tutto il credito all'aprire e quasi lo nega alle ali (" L'immagine, assai bella per sé, rimarrebbe sciupata dall'a spendere, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...