Lo scavo archeologico. Cenni storici e principi metodologici
Daniele Manacorda
Nel corso dei millenni l'uomo ha sempre modificato il suolo. Per costruire una capanna o una semplice palizzata, per [...] allora le premesse perché l'oggetto antico, ricercato perché bello e utile, cominciasse a piacere, e quindi ad essere alla luce del Diluvio Universale. D'altra parte, lo stesso concetto di strato geologico era ancora incertamente definito: solo ...
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BELLO
S. Ferri
Concetto rappresentato nell'antichità da molti sinonimi, tanto in greco che in latino, e nella filosofia e nella critica letteraria e nella critica d'arte.
Nella teoria platonica, arte [...] arte, imitando la realtà materiale e deteriore degli oggetti, lega l'uomo ai sensi e lo detorce dalla contemplazione del b. in sé (Plat., Symp.). Esiste quindi il "bello", ma è un b. incorruttibile, che costituisce la meta più alta concessa all'umano ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] ma sarà questo, nello svolgersi del pensiero platonico, il concetto di bello coincidente con bene e con vero (cfr. Filebo, 64 c). E che belle fossero per Platone le statue di Fidia, egli chiaramente lo afferma nel Menone:
"Io so di un uomo, Protagora ...
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VITRUVIO (Vitruvius Pollio)
S. Ferri
Nella tradizione manoscritta (De Architectura libri decem) il nome è Vitruvius; è detto Vitruvius Pollio nell'adbreviatus liber di M. Cetius Faventinus (di epoca [...] arcaico dell'ultima Repubblica: o compone egli stesso il testo o lo deduce da altri testi già latini; forse quaderni di tipo manuale e piuttosto banale le tre fasi cronologiche del concetto di bello architettonico presso i Greci: la fase pitagorica ...
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WINCKELMANN, Johann Joachim
Goffredo Bendinelli
Celebrato come il maggiore archeologo del sec. XVIII, il W. può anche essere considerato il fondatore della moderna storia dell'arte. Nato a Stendal (Altmark, [...] Passionei e Albani. Così poté iniziare senza indugio lo studio di quelle antichità che tanto gli stavano a elevato, come il W., a un concetto superiore di "storia dell'arte in sé Ercolano e sul senso del bello; numerose lettere amichevoli e private ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] San Gimignano, Mus. Civ.). Un tale concetto di c., intesa come comunità di fedeli cui Procopio di Cesarea, nel De bello Gothico (II, 16), vedeva unicamente De Aed., II, 3, 19), che aveva lo scopo di contrastare la violenza stagionale delle acque. ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] .C. e ricordato come il più bello e imponente del mondo classico.
L' ° secolo.
Il secondo elemento insito nel concetto di tregua sacra era il riconoscimento del alla battaglia di Teseo contro le Amazzoni. Lo sgabello sul quale Zeus poggiava i piedi era ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] Leipzig 1970; Procopio di Cesarea, De bello Gothico, a cura di D. Comparetti , pp. 229-297; A.M. Romanini, Il concetto di classico e l'Alto Medioevo, ivi, pp. tesori, 2 voll., Milano 1988; M. Torcellan, Lo scavo presso la chiesa di S. Maria in Sylvis ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] dell'esarca bizantino (Procopio di Cesarea, De bello Gothico, II, 12), e ai palatia dei Con una mutazione di segno nel concetto stesso di sede dell'autorità sovrana 133-152; G. Spatrisano, La Zisa e lo Scibene di Palermo, Palermo 1982; P. Delogu, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...