Memorialisti dell'Ottocento. Tomo III
Carmelo Cappuccio
Questo nuovo tomo di memorialisti dell'Ottocento si aggiunge a due precedenti già apparsi in questa stessa collana. Si amplia così uno sfondo [...] certe eccessive aperture, è certo che il concetto di letteratura si è dilatato e la con un loro volto ancora provinciale, belle ma raccolte in una vita modesta, movimento hegeliano che da Napoli, con gli esuli - lo Spaventa, il De Sanctis ecc. - si era ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] , da lui disprezzata, ma, come diceva il Belli (e intendeva fare un complimento), la «vosce Esiste un al di là astratto che trasporta lo spirito e l'anima nei domini sacri e di fichi secchi che è un concetto poetabile? Una rapida occhiata alla storia ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] della poesia : sicché il concetto di strumentalità è riassorbito nella categoria del bello.
La presente raccolta quale va considerata la reale statura del Giusti) non c'è posto per Lo stivale, né per II Re Travicello, né per La rassegnazione, né per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] del puro lavoro specializzato ed erudito, ma, anche quando lo ha trasceso in scritti di divulgazione e di sintesi, ribadire che secondo il più rigoroso concetto di letteratura che qui teniam fermo estetico, di godimento del bello e del sublime, che ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] si impegna nel problema concreto che lo preoccupa,[4] o si accende di che è il più vero e il più bello dei miti.
Con semplicità francescana frate Bernardino sec. XVI, dopo aver tratto dal Valla il concetto che Roma fu grande per la lingua imposta all ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] indipendenza e corresponsione reciproca del Bello e del Vero, l' stessi congiunti, mentre da Firenze l'Alfieri lo tempestava di incombenze, di missive e di da Newton nei Principi. Iniziando dal primo concetto, il C. critica l'idea di infinitesimo ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] dei principi, ma un più ampio concetto morale, cui dovevano tendere tutti i filosofi belle lettere di Mantova, ma Bartolomeo Valdrighi, ministro al servizio del duca di Modena, e lo stesso duca Francesco III lo vollero trattenere in patria. Così lo ...
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Critici e storici della poesia e delle arti nel secondo Settecento. Dal Muratori al Cesarotti. Tomo IV - Introduzione
Emilio Bigi
Il panorama che risulta dagli scrittori compresi in questo volume [...] filosofia della storia, traccia nella Idea della bella letteratura alemanna lo svolgimento della letteratura tedesca e nel Saggio come il Tiraboschi, in cui i più vitali concetti storiografici dell'Illuminismo, il senso in particolare dei rapporti ...
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BOCCHI, Francesco
Silvana Menchi
Nacque a Firenze nel 1548 da Bartolomeo e Lisabetta Papi, in seno a una famiglia che godeva di un certo prestigio ma, a quanto sembra, di non grandi risorse. Dopo la [...] dedicati a temi tanto diversi, il concetto di eloquenza si svuota del suo un programma di adulazione cortigianesca; lo sdegnoso amor di patria dei una traduzione del B. del libro IV del De bello gallico di Cesare (Arch. Buonarroti 127); fra le ...
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DE VIRGILI, Pasquale
Maria Paola Saci
Nato a Chieti il 17 nov. 1810 da Giustino e da Concetta De Pasquale, di agiate condizioni economiche, studiò nella sua città natale dapprima sotto la guida del [...] distrugge l'unità del concetto, fino a renderlo irrappresentabile terre des morts?). P. Calà Ulloa lo lodò per il realismo e l'originalità del pur riconoscendogli "viva fantasia" e "luoghi di bello effetto", giudicava che la "forma artistica manchi ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...