ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] in un sol uomo, come si rendeva conto lo stesso A., "i talenti di un filosofo come letteratura, l'A. oppone il concetto della mutabilità delle lingue e l resta molto al di qua della scoperta del bello deforme enunciata dal Lessing nel Laocoonte e, ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] i democratici, ma, in sostanza, era in causa il concetto giobertiano dell'educazione a cui la F. aveva voluto fosse ispirato di trattare del bello.
Il bello è, infatti, uno degli aspetti dell'idea, come il vero e il bene. Lo studio delle lettere è ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] finalizzasse a dichiarati obiettivi etici.Dal concetto della santità del bello e della sua conseguente irriferibilità a sottese al reale; una tesi condivisa da D'Annunzio, che lodò lo studio petrarchesco nella prefazione a La beata riva.
Nel 1893 il ...
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CAPPELLO, Bernardo
Francesco Fasulo
Nacque a Venezia nel 1498 da Francesco di Cristoforo e da Elena di Piero Priuli. Il padre, illustre diplomatico della Repubblica, morì nel 1513 e il giovane C. fu [...] che da me, donna, sen venne / di bello e di gentil, tutto ha radice / da innovazione. L'adesione al concetto del canzoniere come specchio di iterate meditazioni sulla vanità dell'esistenza, che lo scrittore ravvisa nel desiderio della gloria e degli ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] egli mostrava una precoce passione per lo studio, che lo spingeva a isolarsi nella biblioteca paterna il ribaltamento del concetto della natura materna. 1977; U. Carpi, Il poeta e la politica. Belli, L., Montale, Napoli 1978; A. Tartaro, L., ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] indipendenza e corresponsione reciproca del Bello e del Vero, l' stessi congiunti, mentre da Firenze l'Alfieri lo tempestava di incombenze, di missive e di da Newton nei Principi. Iniziando dal primo concetto, il C. critica l'idea di infinitesimo ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] dei principi, ma un più ampio concetto morale, cui dovevano tendere tutti i filosofi belle lettere di Mantova, ma Bartolomeo Valdrighi, ministro al servizio del duca di Modena, e lo stesso duca Francesco III lo vollero trattenere in patria. Così lo ...
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BOCCHI, Francesco
Silvana Menchi
Nacque a Firenze nel 1548 da Bartolomeo e Lisabetta Papi, in seno a una famiglia che godeva di un certo prestigio ma, a quanto sembra, di non grandi risorse. Dopo la [...] dedicati a temi tanto diversi, il concetto di eloquenza si svuota del suo un programma di adulazione cortigianesca; lo sdegnoso amor di patria dei una traduzione del B. del libro IV del De bello gallico di Cesare (Arch. Buonarroti 127); fra le ...
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DE VIRGILI, Pasquale
Maria Paola Saci
Nato a Chieti il 17 nov. 1810 da Giustino e da Concetta De Pasquale, di agiate condizioni economiche, studiò nella sua città natale dapprima sotto la guida del [...] distrugge l'unità del concetto, fino a renderlo irrappresentabile terre des morts?). P. Calà Ulloa lo lodò per il realismo e l'originalità del pur riconoscendogli "viva fantasia" e "luoghi di bello effetto", giudicava che la "forma artistica manchi ...
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CAMERONI, Felice
Alessandra Briganti
Nacque a Milano il 4 apr. 1844 da Giuseppe e Fioralba Centemeri. Il padre, repubblicano, era impiegato alla Cassa di Risparmio, carriera che seguì anche il C. fino [...] questo giornale il C. collaborò con lo pseudonimo di "Pessimista" e con "bohème rivoluzionaria" di Y. Vallès.
Il concetto di realismo comunque rimase costantemente alla base della cui avanzava le due pregiudiziali del bello come forma del vero, e del ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...