Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] Ogni segno impresso seguitò quindi a rappresentare allo stesso tempo il concetto dell'oggetto contato (orcio d'olio) e quello del ABGAL, un segno derivato, formato dall'associazione di due segni primitivi, NUN e ME (fig. 9); il primo di questi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] segni "tutte le idee che si presentano nei principî dell'aritmetica" e di caratterizzarli in maniera assiomatica a partire dai concettiprimitivi di numero, successivo, classe e unità.
"La concezione secondo la quale l'aritmetica non è che una logica ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] un messaggio segreto. Il mio 'codice' è alquanto primitivo e consiste nel mettere il messaggio in una scatola di a una conseguenza di leggi della natura. 0, mettendo insieme i due concetti, se sia il caso di trattare le leggi della natura come se ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] il termine non perse mai il collegamento con il suo significato primitivo; Archita si riferiva a ‘coloro che si occupano degli punto, poiché non fa intervenire esclusivamente parole e concetti. La dimostrazione si avvale non solamente della relazione ...
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Dimostrazione, teoria della
Jean-Yves Girard
La teoria della dimostrazione nasce negli anni Venti del Novecento come strumento di realizzazione del programma di David Hilbert per la fondazione della [...] piano metateorico o nella stessa formalizzazione metodi e concetti di carattere infinitario. Se non ci sono dubbi ottiene non è maggiorato nemmeno da una funzione ricorsiva primitiva. Per dimostrare la convergenza dell'algoritmo di eliminazione dei ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di Leopoli-Varsavia
Ettore Casari
La scuola di Leopoli-Varsavia
Gli inizi
La singolare vicenda intellettuale divenuta nota come 'Scuola [...] universale sulle proposizioni, si poteva prendere come unico connettivo primitivo il condizionale →, perché si poteva definire il falso esiste α∈S per cui ℂ({α})=S.
Egli fissò poi il concetto di 'sistema deduttivo' chiamando così ogni M⊆S tale che ℂ(M ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le logiche modali
Fabio Bellissima
Paolo Pagli
Le logiche modali
L'Organon di Aristotele, atto di nascita della logica formale, comprende, oltre [...] :◇¬α.
Di solito, si assume □ come simbolo primitivo e si introduce ◇ come abbreviazione di ¬□¬.
Tra u ⊨ α.
È la presenza della relazione R che rende versatile il concetto di modello modale: la possibilità di selezionare i punti accessibili da un dato ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivoconcetto di grandezza [...] gravitazionali (m. gravitazionale) e inerziali (m. inerziale) di un corpo, per finire alla precisazione moderna del legame di questi concetti con quello di energia nell'ambito della teoria della relatività (m.-energia: l'energia è c2 volte la massa ...
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DE MARCHI, Luigi
Paola Gardellini-Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Milano il 16 maggio 1857 da Giovanni e da Caterina Perego; quarto di cinque figli (furono suoi fratelli Emilio, Attilio, Odoardo), riuscì [...] riconoscere nei suoi studi i frequenti ritorni al primitivo indirizzo.
Scrisse, inoltre, una serie di manuali 44.
In questi scritti il D. introduce in meteorologia il concetto di vorticità, comunemente attribuito al meteorologo C. G. Rossby, ...
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ARZELÀ, Cesare
Nicola Virgopia
Nacque a S. Stefano di Magra (La Spezia) il 6 marzo 1847, da modesta famiglia. Compì i primi studi al ginnasio di Sarzana e poi, come borsista, al liceo di Pisa. Allievo [...] funzioni algebriche segnarono il passaggio dell'A. dal primitivo indirizzo algebrico a quello nuovo sulla teoria delle funzioni gruppo di ricerche notevoli dell'A. nasce dall'introduzione del concetto di funzione di linea, che già prima era stato ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...