MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] , Oxford 1972; C. Lord, Three Manuscripts of the ''Ovide moralisé'', ArtB 57, 1975, pp. 161-175; A.M. Romanini, Il concetto di classico e l'arte medievale, Romano-barbarica 1, 1976, pp. 203-242; S. Romano, Due affreschi del Cappellone degli Spagnoli ...
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LIPPO MEMMI
C. De Benedictis
Pittore, figlio di Memmo di Filippuccio, L. è documentato dal 1317, anno in cui firmò la Maestà del palazzo del Popolo di San Gimignano, al 1347, quando acquistò una vigna [...] di opere certe. In questa difficile operazione gli studi si sono recentemente orientati verso un più allargato e comprensivo concetto di bottega che, distrutta ogni credibilità storica alla figura di Barna (Moran, 1976), hanno messo in evidenza l ...
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BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] rigorosamente il tema del palazzo a differenza del linguaggio architettonico più specificamente romano, appellandosi inoltre a un vago concetto di libertà di scelta, di palese origine eclettica.
Nel 1881 partecipò con il padre al concorso per il ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] , di A. J. Lotka e di V. Volterra, erano stati formalizzati ed espressi sotto forma di m. matematici i primi concetti essenziali per la comprensione della dinamica delle popolazioni e delle interazioni fra specie. Tuttavia, è solo fra gli anni 1940 e ...
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Storico e critico d'arte mericano, morto nella sua villa dei Tatti a Settignano, Firenze, il 6 ottobre 1959.
Ha ripubblicato, con qualche ampliamento e revisione, i suoi scritti sui pittori italiani del [...] and history, in Dublin Rev., 1950, pp. 94-103; G. Huisman, B. B., in Rev. Esthét., 1953, pp. 291-310; D. Pesce, Il concetto dell'arte in Dewey e in B., Firenze 1956; R. Papi, Una visita al signor B. ai Tatti, ivi 1958; S. Sprigge, B., Londra 1960. ...
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Spazio pubblico
Franco Purini
Con l'espressione spazio pubblico si intende in prima istanza quell'insieme di strade, piazze, piazzali, slarghi, parchi, giardini, parcheggi che separano edifici o gruppi [...] è proprio sull'esistenza dello s. p. che si sostiene, per ciò che riguarda la struttura fisica dell'organismo urbano, il concetto di cittadinanza.
Va ricordato comunque che il sentirsi parte della città, e all'inverso il sentire la città come propria ...
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TOZZI, Mario
Virgilio Guzzi
Pittore, nato a Fossombrone (Urbino), il 30 ottobre 1895. Allievo dell'Accademia di belle arti di Bologna, conseguì il premio del Ministero della pubblica istruzione. Volontario [...] a contatto con la cultura italiana, viene riuscendo a un più caldo senso compositivo e pittorico e a un meno astratto concetto di tradizione. Buona prova la pittura murale nel palazzo del comando della Milizia in Roma. Le immagini, perduto quel ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] arti: mentre la pittura e la scultura ne furono ostacolate, grande sviluppo ne trassero l'architettura, che si fondò sul concetto di perfetta proporzione e sul rifiuto dell'ornamento, e la musica (Tatarkiewicz, 1970, trad. it. pp. 217-223).Di natura ...
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astrattismo
Stella Bottai
Immagini oltre il mondo visibile
Nel 1910 l'artista russo Vasilij V. Kandinskij realizza un acquerello composto di segni e macchie che non assomigliano a niente di riconoscibile. [...] ordine. Esiste cioè un ordine interno alla forma che è indipendente da ciò che la forma rappresenta.
Forse non è un concetto facile, ma è proprio questa l'idea che sta alla base del grande cambiamento portato nell'arte moderna, dall'astrattismo. Il ...
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LIBERTAS
W. Köhler
Personificazione della libertà. La L., uno dei motivi fondamentali del pensiero romano sino dall'età regia, è stata considerata già in tempi molto antichi come potenza divina (numen). [...] il piteus e due pugnali e la iscrizione "eid(ibus) mar(tiis)". Ma neppure durante l'età imperiale si perde il concetto di libertas: anzi Augusto si definisce su un tetradracma "libertatis p(opuli) R(omani) vindex". Nella loro qualità di tribuni del ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...