Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] i suoi scritti e contatti internazionali e con la sua opera di propaganda, uno dei principali diffusori di questo concetto e parola d’ordine. Il termine compariva già, accanto a quello parzialmente sinonimo di nazione, nella Istruzione generale per ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] umana. Certo, qui si esula dal campo dell'antropomorfismo in senso stretto, ma è pur vero che solo sulla base di questo concetto si può capire per quale motivo la Saliera di Francesco I, opera di B. Cellini, possa esser considerata a ragione un ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] rivelata e ricerca, tra la regola e il dato storico, confluiranno, nei primi decenni del 16° sec., nel superamento del concetto di R. in una nuova necessità di confronto e di scontro tra culture e tradizioni diverse. Tali dinamiche condurranno le ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] mediante la formalizzazione del linguaggio. A. Tarski, nel 1930, dimostrò che non è possibile in generale definire il concetto semantico di verità all’interno della sintassi di una teoria elementare e finalmente risolse così in forma, a quanto pare ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] quale si può dire che è vero o falso, consistendo nell’affermare o negare un predicato di un soggetto. Non diverso è generalmente il concetto di p. nella filosofia e nella logica medievali.
È nella filosofia ottocentesca che comincia a diffondersi il ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] cose che, presenti e intuite, forniscono le notizie e poi danno luogo alle nozioni comuni, che sono appunto i concetti. La continuità del processo che dalla cosa intuita porta all’universale garantisce la validità del segno naturale.
Dalla concezione ...
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MARTINETTI, Piero
G. Emanuele BARIE'
Filosofo, nato a Pont-Canavese (prov. Aosta) il 21 agosto 1872, laureato in filosofia a Torino nel 1893. Studiò quindi per un anno all'università di Lipsia; nel [...] di Cartesio, senza che perciò siano da accettare le conclusioni che credette di dedume Cartesio: e prima di tutto il concetto di una res extensa. La kantiana soggettività dello spazio, forma a priori della conoscenza sensibile, è per il Martinetti ...
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Filosofo del diritto, nato a Lecce il 27 dicembre 1877; dal 1924 professore di filosofia del diritto a Firenze prima presso la facoltà di Scienze Politiche, poi (dal 1927) presso la facoltà di Giurisprudenza.
Formatosi [...] 'importanza preminente della funzione categorizzante della relazione come "categoria unica", ha costruito tutta la sua etica intorno al concetto di rapporto (Il rapporto giuridico, 1ª ed. Torino 1909, 4ª ed. Milano 1959; Il rapporto morale, Milano ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] e di partecipanti a una vita comune" (ibid., p. 5).
Taylor ha sostenuto che ogni concezione della giustizia e ogni concetto del giusto dipendono da una concezione del bene e da una visione del valore della comunità. La priorità accordata da Rawls al ...
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animismo
Cecilia Gatto Trocchi
La credenza che tutto abbia un'anima
Gli esseri umani percepiscono in sé stessi, oltre al corpo, un elemento spirituale che si manifesta nei sentimenti, attraverso i sogni, [...] o di oggetti ritenuti sacri, nel politeismo e infine nel monoteismo. Oggi gli antropologi hanno in parte abbandonato il concetto di animismo, avendo compreso che anche le religioni primitive sono molto complesse e assai differenti le une dalle altre ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...