Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] la volterriana satira del Candide); anche se, nel campo metafisico e speculativo, egli abbandonò la dottrina delle monadi. Col suo concetto della filosofia come "scienza di tutte le cose, del modo e della ragione della loro possibilità", W. ha dato ...
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Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] ai fenomeni nella loro fluidità e nel loro esser vissuti, al di qua della solidificazione concettuale. Il concetto di connessione strutturale con l'ambiente designa appunto il carattere organico e unitario delle manifestazioni psicologiche. Di ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] "teoria della vita in genere e dell'uomo in particolare", e come unità di fisiologia e patologia. L'applicazione dei concetti informazionali ai processi della vita − avviata da E. Schrödinger (1944) con l'analogia tra i cromosomi e un codescript, un ...
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GARAUDY, Roger
Giuseppe Bedeschi
Filosofo e uomo politico, nato a Marsiglia il 17 luglio 1913; è stato per molti anni uno dei più autorevoli dirigenti del Partito comunista francese, del cui ufficio [...] - la precedente tendenza alla direzione centralizzata e gerarchica. Tutti questi mutamenti (che modificano profondamente il concetto ottocentesco di classe operaia) permettono, secondo G., di realizzare una forma di socialismo che garantisce per ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] tra loro esistessero connessioni che Bacon aveva sperato di estendere ulteriormente non vi era ancora un singolo termine o un concetto in grado di unificarle. Questa circostanza acquista una maggiore evidenza se si esamina l'intero contesto in cui è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] cristiana è in grado di operare da fattore di integrazione sociale.
La teoria del ciclo politico
Anche se nel concetto di élite è fatto rientrare ogni individuo che primeggi in qualsivoglia settore della società, la sua sociologia è prevalentemente ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] ss., 185 ss., 189 s., 191 s.).
Richiamandosi alla concezione hegeliana, pone a fondamento del suo discorso il concetto dell'autocoscienza dello spirito nell'età moderna: "il predominio della riflessione dello spirito su sé medesimo è legge assoluta ...
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estensione
estensióne [Der. del lat. extensio -onis, dal part. pass. extensus di extendere (→ estensibile)] [LSF] (a) Con signif. concreto, dimensione geometrica in genere, e cioè, a seconda dei casi, [...] linea, di piano o di spazio occupata da un determinato ente e anche la relativa misura. ◆ [FAF] (a) Di un termine, un concetto, un predicato, un sistema formale, e simili, è il contenuto di ciascuno di essi. (b) Con altra accezione, nella logica, la ...
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Filosofo (Brighton 1900 - Whitby 1976), prof. all'univ. di Oxford (1945-68), direttore (1948-71) della rivista Mind. Interessato originariamente alla fenomenologia di Husserl (alcuni temi della quale rimarranno [...] ) avrebbe avuto grande influenza, insieme con tesi affini sostenute da Wittgenstein, nel successivo dibattito sul problema mente-corpo e sul concetto di azione. R. ha poi affrontato varî temi logici e semantici in Dilemmas (1954; trad. it. 1968) e in ...
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Filosofo della scienza neozelandese (n. Apiti, Palmerston North, 1927 - m. 2019). Studioso dai molteplici interessi, ha indagato il problema del realismo scientifico e fornito contributi di rilievo anche [...] humiana, ha sostenuto l'esistenza in natura di poteri e necessità causali a cui andrebbe ricondotto ontologicamente il concetto di causalità. Ha posto in discussione le teorie neopositiviste anche nell'ambito della filosofia delle scienze umane, cui ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...