Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] («l’essere umido», «l’essere liquido», ecc.). Tali verbi si prestano a una reinterpretazione di tipo ingressivo, nella quale il concetto di uscita da uno stato di cose viene omesso e si esprime invece il passaggio allo stato indicato dal nome o ...
Leggi Tutto
L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] di Studi Medievali e Moderni Università degli Studi ‘G. D’Annunzio’ di Chieti» 6, pp. 21-40.
Del Popolo, Concetto (20042), Aferesi, in Dizionario di linguistica e di filologia, metrica e retorica, diretto da G.L. Beccaria, Torino, Einaudi ...
Leggi Tutto
tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] in primo luogo sull’induzione.
M. Weber introdusse come strumento fondamentale dell’analisi sociologica il termine e il concetto di ‘tipo ideale’ (ideale in quanto non trova una specifica corrispondenza nella realtà empirica), che non può essere ...
Leggi Tutto
Astronomia
Configurazione celeste di due astri, le cui longitudini celesti geocentriche differiscono di 180°. Quando i pianeti con orbita esterna a quella della Terra sono in o. con il Sole, sono nelle [...] precedente governo, un nuovo capo che assicuri la rotazione e l’alternatività. Nell’ordinamento italiano non esiste il concetto di o. parlamentare istituzionalizzata e formalizzata, ma la nozione di o. può essere comunque desunta dalle fondamentali ...
Leggi Tutto
VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] . Il modo distingue la realtà dalla possibilità o dalla desiderabilità dell'azione. Il tempo, il numero e la persona sono concetti noti. Ora tutti questi caratteri non sono sempre legati da uno stesso rapporto di necessità né da mezzi di distinzione ...
Leggi Tutto
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] (Fenoglio 1991: 25)
I due componenti hanno forte coesione (➔ coesione, procedure di), che li fa percepire come concetto unico, con un sovrappiù semantico rispetto ai singoli significati: stare dietro a qualcuno «inseguire qualcuno»; dare addosso a ...
Leggi Tutto
Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] 2002: 113).
Vico risulta invece del tutto estraneo al clima culturale della sua epoca riguardo all’altro termine-concetto fondamentale della sua riflessione linguistica, quello di filologia. Questa infatti è da lui intesa non come ricerca di ...
Leggi Tutto
La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] segno di gonfiezza o nell’idea o nel sentimento; così punteggiando abonda nelle virgole, per distinguere nettamente ogni parte del concetto e trasfonderlo distinto ai lettori nell’animo e nella mente. Quel ch’altri non consegue con un formicolare di ...
Leggi Tutto
Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] analoghi si riscontrano in negromanzia, in cui il primo elemento, il gr. nekro- «defunto», diventa negro per accostamento al concetto di magia nera, e nella parola greca glykýrrhiza, composta da glykýs «dolce» e rhiza «radice»: tale base era divenuta ...
Leggi Tutto
Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] costituito da una delle tre principali dimensioni di variazione in sincronia, e lungo i quali si collocano le diverse varietà. Il concetto di continuum implica che i confini fra le categorie che lo formano (nel caso, le diverse varietà di lingua) non ...
Leggi Tutto
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...