schema Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa realtà di un problema, di un fenomeno, di un oggetto, di un meccanismo, di un processo. In senso più ampio, la configurazione stessa [...] sotto il profilo più astratto. psicologia S. corporeo Immagine spaziale che ogni uomo ha del proprio corpo.
È un concetto che trae origine da osservazioni di neuropatologia e fa riferimento a una funzione complessa, di sintesi, che permette di ...
Leggi Tutto
Filologo e archeologo (Kutaisi 1865 - Leningrado 1934); prof. (1902) di filologia armena e georgiana all'univ. di Pietroburgo, presidente (1919) dell'Accademia per la storia della "cultura materiale". [...] genealogica e le famiglie linguistiche, respinse il confronto (perché "formalistico") degli elementi fonologici, e negò valore al concetto di lingua comune di un popolo, di una nazione. La lingua sarebbe invece una manifestazione di classe, anche ...
Leggi Tutto
superlativo In linguistica (anche grado s.), una delle categorie grammaticali mediante le quali si esprime la gradualità di un aggettivo qualitativo, di un avverbio (o anche, ma raramente, di un sostantivo, [...] , formati per enfasi da aggettivi che non ammettono gradualità o che già per sé stessi esprimono un concetto superlativo; per es., rotondissimo, primissimo, ultimissimo, stupendissimo, assurdissimo ecc.; a questo gruppo si possono ascrivere anche ...
Leggi Tutto
Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] che si manifesta in un insieme di forme e modi estremamente vasto ed eterogeneo.
La sistemazione teorica del concetto di cortesia linguistica deve molto ai contributi di sociologi e antropologi, che hanno richiamato l’attenzione sul fatto che ...
Leggi Tutto
Semiologa e psicanalista bulgara naturalizzata francese (n. Sofia 1941). Studiosa di M. Bachtin, ha consacrato i suoi primi saggi alla fondazione di un nuovo ramo della semiologia, la 'semanalisi' (Σημειωτιϰή. [...] semiotica, della psicoanalisi e inizialmente del marxismo. Uno dei suoi contributi teorici più importanti è inoltre l'elaborazione del concetto di intertestualità, derivato da M. Bachtin, secondo cui il testo non è qualcosa di isolato, ma si inscrive ...
Leggi Tutto
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] quale si può dire che è vero o falso, consistendo nell’affermare o negare un predicato di un soggetto. Non diverso è generalmente il concetto di p. nella filosofia e nella logica medievali.
È nella filosofia ottocentesca che comincia a diffondersi il ...
Leggi Tutto
Biologia
Deriva genetica
Variazione delle frequenze geniche di una popolazione dovuta al caso (➔ deriva genètica).
Fisica e tecnica
Variazione nel tempo, per lo più relativamente lenta e regolare, del [...] continènti).
Linguistica
Tendenza strutturale di ogni lingua verso un determinato tipo di evoluzione. Si tratta di un concetto molto importante nella linguistica strutturale, anche per le applicazioni a problemi storici; deve la propria fortuna all ...
Leggi Tutto
La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] , P. Meyer e il franco-provenzale, in Archivio Glottologico Italiano, 2 (1876), pp. 385-95; e anche N. Maccarrone, Il concetto dei dialetti e l'''Italia dialettale'' nel pensiero ascoliano, in Silloge linguistica G. I. Ascoli, Torino 1919, pp. 302-32 ...
Leggi Tutto
LESSICOLOGIA
Mario Alinei
. Differenziatasi dalla lessicografia nel corso di questo secolo, la l. si è sviluppata soprattutto come studio della struttura e della storia del lessico, in opposizione alla [...] Non ogni lemma, tuttavia, figura necessariamente come tratto. È solo lo sviluppo storico, infatti, che determina il successo di un concetto e il suo coagularsi come centro irradiatore di un nuovo insieme di lemmi. I lemmi che non sono ancora divenuti ...
Leggi Tutto
alfabeto
Francesco De Renzo
Comunicare facilmente e con rapidità
L'alfabeto consiste in una serie di segni grafici, le lettere, che usiamo per rappresentare in forma scritta le parole e i suoni di una [...] con l'uso di pittogrammi, che consistono nella rappresentazione grafica di oggetti, idee e situazioni, e altri oggetti o concetti collegati. Per esempio, il disegno del Sole può voler dire sole, ma anche calore, splendere, astro celeste, giorno, luce ...
Leggi Tutto
concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...