Fiedler, Konrad
Teorico e storico tedesco dell’arte (Öderan, Sassonia, 1841 - Monaco 1895). È noto per la sua teoria della «pura visibilità», esposta compiutamente nel suo scritto maggiore Der Ursprung [...] secondo una dinamica propria, si rapporta all’opacità del reale traendone la pura visibilità, al di fuori di ogni concettualismo o di ogni problema relativo al contenuto. Postumi sono stati pubblicati gli scritti: Schriften über Kunst (1896; trad. it ...
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Nerdrum, Odd
Nerdrum, Odd. – Artista norvegese (n. Helsingborg 1944). Esponente di punta della figurazione contemporanea norvegese, guarda alla grande pittura seicentesca, da Rembrandt a Caravaggio, [...] impronta nordica. N. sembra volersi opporre all’arte contemporanea in generale, ma in particolare all’astrattismo e al concettualismo, diventando una sorta di paladino del ‘mestiere’ e della tradizione. Studia alla Kunstakademiet di Oslo (1962) e con ...
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ROSCELLINO di Compiègne (Roscelinus de Compendiis o de Compendio)
Guido CALOGERO
Pensatore del sec. XI, massimo rappresentante del primo nominalismo. Nato a Compiègne intorno al 1050, insegnò in tale [...] di documenti rende alquanto incerta la determinazione di ciò che, nelle dottrine nominalistiche, poi sviluppate da Abelardo nel suo concettualismo, sia propriamente da attribuire al maestro. A R. non sembra comunque si possa negare la paternità del ...
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VASSALLI, Filippo
Giurista, nato a Roma il 7 settembre 1885. Laureatosi a Siena nel 1907, entrò nel 1909 nell'insegnamento universitario. È stato professore di diritto romano nelle università di Camerino, [...] , rivelano una costante considerazione del contenuto politico dei problemi e rappresentano una reazione alle esagerazioni del concettualismo predominante nella letteratura del tempo. Dall'opera scientifica il suo pensiero è largamente penetrato nelle ...
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Sorokin, Vladimir Georgevič
Donatella Possamai
Scrittore russo, nato a Bykovo (Mosca) nel 1955. Cresciuto in una famiglia della intelligencija tecnica (il padre era professore di metallurgia), nel 1977 [...] la critica convenzionalmente fa partire dal romanzo Goluboe salo (1999, Lardo azzurro), S. si sposta verso una letteratura meno concettuale e più orientata a un genere antiutopico e fantascientifico.
Nel luglio del 2002 l'autore, oggetto insieme a V ...
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realismo
Nella filosofia scolastica, una delle posizioni nei riguardi del problema degli universali, consistente nell’attribuire ai concetti universali una realtà oggettiva. Nella filosofia moderna, [...] la realtà oggettiva dei concetti universali, e che si oppongono perciò ai «nominalisti» (➔ nominalismo) e ai «concettualisti» (➔ concettualismo). Il r. scolastico si presenta d’altronde in aspetto duplice, a seconda che la realtà degli universali ...
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Filosofo francescano del Medioevo, soprannominato Doctor facundus. Nato a Gourdon, nella parte settentrionale della contea di Quercy, in anno non bene noto, intorno al 1304 era a studiare a Parigi, ove [...] , preferi Agostino; tra i filosofi, Aristotele e Averroè. In netta opposizione alla dottrina scotistica, sostenne un concettualismo psicologistico, fortemente orientato verso il nominalismo e anzi, addirittura, verso l'empirismo.
Bibl.: R. Dreiling ...
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Scienza giuridica, sviluppatasi tra l’Ottocento e il Novecento, soprattutto in Germania e in Italia, che procedeva all’elaborazione di concetti generali e astratti sulla base di norme valide solo perché [...] R. von Jehring, O. Mayer, A. Merkel, A. Thon, E. Zitelmann, E.R. Bierling, K. Bergbohm, K. Binding. Il concettualismo e il formalismo della d. trovarono la loro più raffinata espressione nella allgemeine Rechtslehre (teoria generale del diritto) di A ...
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. Parola composta dal gr. αὐτός "stesso" e κτίσις (che negli scrittori ecclesiastici è il nome tecnico della creatio divina ex nihilo), e significante quindi "fondazione, posizione, creazione di sé". Coniata [...] 'intelletto umano o addirittura nomi e flatus vocis, si distinse da una parte in "realismo" e dall'altra in "concettualismo" e "nominalismo". Nel pensiero moderno, la grande antitesi si proseguì idealmente nell'opposizione di ogni forma di apriorismo ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] è intelligibile nella cosa stessa.
Un’impostazione diversa del c. è la teoria espressa da Abelardo (concettualismo): relativamente al problema degli universali, contro la soluzione realistica, la cui gerarchia ontologica culmina nel genere (superiore ...
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concettualismo
s. m. [der. di concettuale]. – In filosofia, dottrina della scolastica che considera l’universale come ciò che può essere predicato di più cose, ma in quanto concetto, in opposizione sia al realismo che considera gli universali...
concettuale
concettüale agg. [dal lat. mediev. conceptualis, der. di conceptus -us «concetto», secondo il modello di spiritualis e sim.]. – Di concetto, che riguarda il concetto o i concetti: differenze c. e non soltanto formali; campo c....