vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] 3° sec.) e la tutela della tradizione apostolica. Il Concilio di Trento, definendo la sacramentalità dell’ordine, si limitò con il collegio episcopale e il suo capo, il v. di Roma, per il bene dei fedeli.
Il Vaticano II ha riaffermato che il ...
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(fr. Lyon) Città della Francia (472.305 ab. nel 2006; 1.430.000 nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo del dipartimento del Rodano (Rhône), situata alla confluenza della Saona [...] del prete Lucio.
Nel 1245 si tenne a L. il XIII Concilio ecumenico, che si inserisce nel contrasto tra Innocenzo IV e Federico II Padre e dal Figlio e il primato della Chiesa di Roma. Ma l’accordo durò pochi anni.
Consulta straordinaria di L ...
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Re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (Goslar 1050 - Liegi 1106), figlio dell'imperatore Enrico III e di Agnese di Poitiers. Succedette al padre ancora bambino (1056); diventato maggiorenne, [...] dichiarazione di deposizione del papa e in un concilio a Bressanone fece eleggere pontefice Guiberto, arcivescovo scomunicato accanita che mai. E., venuto in Italia nel 1083, occupò Roma, costrinse Gregorio VII a barricarsi in Castel S. Angelo, fece ...
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Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] apostoli, si chiama sede apostolica romana la Chiesa di Roma, sempre governata dai successori di s. Pietro. Apostolico di autorità ecclesiastiche governanti a nome del Sommo Pontefice.
Concilio apostolico La riunione di Gerusalemme in cui Paolo e ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] massima espressione nella dichiarazione conciliare Nostra aetate (1965), con sviluppi e applicazioni in successivi documenti vaticani (1974 e 1985). Di rilevante significato è stata anche la visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma (1986). ...
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Figlio (n. 1081 - m. Utrecht 1125) dell'imperatore Enrico IV e di Berta di Savoia, fu re di Germania dal 1106 e imperatore dal 1111. Come il padre attuò una politica di attrito con la Chiesa, e venne perciò [...] e, morto Pasquale II nel 1118, tentò un accordo con il successore Gelasio II. Fallito ogni tentativo di conciliazione, occupò Roma nel marzo dello stesso anno e costrinse il nuovo pontefice alla fuga a Gaeta. Fatto eleggere antipapa l'arcivescovo ...
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Antipapa, col nome di A. III (Roma 815 circa - ivi 878 circa). Fu riconosciuto papa (855) dai legati dell'imperatore Ludovico II in contrapposizione a Benedetto III, che però nel giro di pochi giorni venne [...] , A. divenne segretario di Niccolò I e di Adriano II, che lo nominò bibliotecario della Chiesa di Roma (867). Assistette all'VIII Concilio ecumenico di Costantinopoli (869).
Vita
Nipote di Arsenio, vescovo di Orte, da Leone IV fu creato cardinale ...
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Consolidò e ampliò il proprio dominio, e pubblicò il corpo di leggi Decreta seu statuta, che avrebbe costituito la base della successiva legislazione sabauda. Scelta in seguito la vita monastica, fu antipapa [...] San Maurizio (1434), lasciò al figlio Ludovico la luogotenenza per gli affari ordinarî, rinunciò alla sovranità quando venne eletto papa dal concilio di Basilea contro il deposto Eugenio IV. Prese la tiara col nome di Felice V, il 24 luglio 1440, ma ...
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Teologo (Tours inizî sec. 11º - ivi 1088), discepolo di Fulberto di Chartres, scolastico a Tours, arcidiacono (1040) di Angers. Le sue dottrine sull'Eucarestia, in polemica con Lanfranco di Bec, furono [...] papale Ildebrando (poi Gregorio VII) si contentò di una formula generica, ottenendo poi che B. si presentasse al concilio di Roma (1059). Qui egli pronunciò la formula preparata dal card. Umberto, che poi ripudiò, onde perdé la dignità ad Angers ...
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Umanista e riformatore (Veroli 1503 - Roma 1570), uno dei più noti rappresentanti dell'evangelismo italiano. In rapporto con numerosi umanisti italiani dell'epoca e con molti scrittori già impegnati nella [...] fu nuovamente accusato (1567) dinanzi all'Inquisizione, trasferito a Roma e condannato per aver sostenuto la giustificazione sola fide, per del pontefice di fronte a cui rivendicava il primato del concilio; fu impiccato e poi arso. È anche autore di ...
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tridentino
agg. [dal lat. Tridentinus]. – Di Trento, relativo alla città di Trento (in lat. Tridentum), solo in determinate locuz. storiche e geografiche (in altri casi, si usa trentino): Concilio T., il concilio di Trento (1545-1563); catechismo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...