Umanista (n. Milano - m. Viterbo 1445), vescovo (1419-37) di Lodi, poi di Como, cardinale dal 1439; legato di Eugenio IV al ConciliodiBasilea e del concilio stesso presso il re d'Inghilterra. Nel 1421 [...] scoprì il cod. Laudense delle opere retoriche di Cicerone, contenente il Brutus, ignoto fino ad allora, e le altre opere in un testo non mutilo. Il codice, subito inviato da L. a Gasparino Barzizza, andò perduto nel 1428, ma ne restano alcuni ...
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Prelato (Grünwald, Monaco, 1390 circa - Frisinga 1452), figlio naturale del duca Giovanni II di Baviera. Eletto (1422) vescovo di Frisinga, declinò l'onore in favore di Enrico della Scala, di cui fu vicario [...] generale. Nel ConciliodiBasilea fu capo dell'opposizione in favore dell'antipapa Felice V, dal quale fu nominato cardinale (1440). Accettata una nuova designazione alla sede di Frisinga, per l'opposizione del papa e dell'imperatore dovette ...
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Cardinale (Trujillo, Estremadura, 1400 circa - Roma 1469); uditore della Camera apostolica, fu incaricato dal papa Eugenio IV di trattare con Federico III imperatore e i principi tedeschi per il riconoscimento [...] dell'autorità papale contro il conciliodiBasilea. Creato cardinale nel 1446, condusse in porto il concordato di Vienna (1448) per la pacificazione religiosa della Germania. Legato in Ungheria, (1455-61), poi a Venezia (1466-67), si dimostrò abile ...
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Teologo e riformatore polacco (Cracovia 1345 circa - Heidelberg 1410). Studiò a Praga; dal 1395 lesse teologia a Heidelberg. Nel 1397 consigliò la creazione dell'univ. di Cracovia. Vescovo di Worms (1404) [...] combatté la simonia, sostenne il primato del concilio sul papa, fu uno dei maggiori artefici del ConciliodiBasilea. In filosofia fu di tendenza nominalistica (Rationale operum divinorum, pubbl. 1930). ...
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Teologo conventuale (Kyritz, Brandeburgo, 1400 circa - ivi 1469); lettore a Erfurt e Magdeburgo (1422, 1445, 1451) provinciale di Sassonia (1427), al ConciliodiBasilea (1432) fu sostenitore della teoria [...] conciliare. Fatto generale dell'ordine (1443) dai seguaci dell'antipapa Felice V, non confermato si dimise. È sua la continuazione della cronaca di Teodorico Engelhus fino al 1464. ...
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Ecclesiastico e diplomatico (forse Tagliacozzo 1380 circa - Roma 1449); discendente dai conti di Marsi, fu arcivescovo di Taranto dal 1421 al 1444. Partecipò al conciliodiBasilea, al conciliodi Ferrara, [...] e fu creato cardinale nel 1439. Fu legato papale per la pace tra Renato d'Angiò e Alfonso d'Aragona, poi camerario del Sacro Collegio ...
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Umanista (Zurigo 1388 circa - Lucerna 1458 circa), cantore del capitolo di Zurigo. Scrisse tra l'altro, all'epoca del ConciliodiBasilea, il De libertate ecclesiastica, il Dialogus de nobilitate et rusticitate [...] e il De credulitate daemonibus adhibenda, opere di polemica politico-religiosa nelle quali già si rivela il libero spirito critico del Rinascimento umanistico. ...
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Arcidiacono di Barcellona (sec. 15º); accompagnatore del card. G. Cesarini, fu da questo destinato a sostituirlo, assieme a Giovanni Dominici, al ConciliodiBasilea (1431). Divenne dottore in teologia [...] a Vienna, dove svolse anche attività politica. Come Cesarini, rimase fedele a Eugenio IV. Scrisse: De abstinentia carnium; De reformatione ecclesiae; De excommunicatione regulari ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] della Chiesa durante il grande scisma e lo scisma del conciliodiBasilea, il Broglia, Biordo dei Michelotti, Braccio da Montone, Niccolò Fortebraccio e Francesco di Niccolò Piccinino, maggiore di tutti Francesco Sforza.
Nel tempo stesso, e giù giù ...
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USSITISMO
F. M. BARTOS
. Movimento religioso che prende il nome da Jan Hus e che ha grande importanza nella storia politica e religiosa della Boemia.
Il movimento risale nei suoi primordi al movimento [...] gli attacchi contro gli ussiti e incominciò a trattare con essi in nome del conciliodiBasilea, la pace. La trattazione si protrasse, ma i diplomatici del concilio in fine vinsero. Per facilitare il ritorno al trono boemo del re Sigismondo, dal ...
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basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...
compattata
s. f. [dal lat. uman. compactatum, pl. compactata, der. del lat. compactum «patto»]. – Convenzione reciproca, patto, accordo; per lo più al plur., le compattate (o latinamente i compactata), riferito sempre a patti storicamente...