Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] umanistico, finché, come conseguenza anche dell’afflusso di eruditi greci (G.G. Pletone, il Bessarione) in occasione del ConciliodiFerrara-Firenze (1438-39) e per effetto della caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi (1453: G. Argiropulo ...
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Associazione Nazionale per gliInteressi del Mezzogiorno d’Italia - ANIMIPresentazione del volume di Giovanni Pugliese Carratelli "UMANESIMO NAPOLETANO" a cura di Gianfranco Maddoliintroducono Tullio Gregory, Gerardo Bianco, Fulvio Tessitoreinterviene ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può essere sintetizzata in un’unica definizione, o comunque descritta secondo una successione omogenea di nomi e di opere. Se, ... ...
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Periodo storico le cui origini, secondo una prospettiva più ampia e prevalente, sono rintracciate dopo la metà del sec. 14° e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue e letterature classiche, considerati come strumento di elevazione ... ...
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Termine italiano forse ricalcato sul tedesco Humanismus, nell’accezione di privilegio riconosciuto agli studi classici (studia humanitatis) per l’educazione dell’uomo. In Germania la parola fu introdotta in questo senso, sembra, nel 1808, da Friedrich Emmanuel Niethammer, il grande amico di Hegel, riformatore ... ...
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Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei più grandi poeti del Trecento, illustra bene quale sarà lo spirito degli umanisti, ossia di quei pensatori e di ... ...
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Pier Giorgio Ricci
Le ricerche condotte per assegnare a D. un posto nella storia dell'U. sono prevalentemente di questo secolo. Nell'Ottocento si badò piuttosto a valutare la conoscenza che D. poté avere del mondo antico e a censire gli autori classici che egli lesse; ma la tradizionale persuasione ... ...
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Fausto GHISALBERTI
. Con questo nome si designa quel periodo letterario, culminante nel sec. XV, che corrisponde all'aspetto peculiarmente filologico del Rinascimento (v.): determinato dalla coscienza della necessità, in contrasto con le concezioni medievali, di ritornare all'arte e al pensiero antichi, ... ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] Nicea per sconfiggere i nemici manifesta la stessa mentalità che porta più di 700 bizantini a partecipare al conciliodiFerraraeFirenze per unificare le Chiese latina e greca. Tale politica ecclesiastica si riflette anche nella politica imperiale ...
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GREGORIO da Città di Castello
Stefano Pagliaroli
Nacque a Città di Castello nel 1414, da Ventura e Angela.
Una biografia di G. è conservata in un'epistola contenuta alle cc. 157r-161v del codice conservato [...] 1460-61), aveva un tempo seguito le lezioni di Pletone, prima che questi si recasse in Italia per il conciliodiFerraraeFirenze del 1438-39. Poiché G. afferma di aver visto l'Ellesponto, è probabile che abbia soggiornato a Costantinopoli, ma non ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] creato un centro per lo studio della patristica. All’evento culmine di questa stagione, il conciliodiFerraraeFirenze (1438-39) sulla riunione delle Chiese latina e ortodossa, tenacemente sostenuta tra gli altri da Traversari, Palmieri partecipò ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] conciliodiFerrara, e il 24 novembre dei 1437 B. si imbarcò per l'Italia al seguito dell'imperatore. Arrivarono a Venezia l'8 febbr. 1438 e a Ferrara al principio di marzo. B. e Atti del XII Congresso intern. di filos., Firenze 1960, pp. 153-158; Id ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi edi quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] seconda metà del 15° sec., per effetto anche del ConciliodiFerrara-Firenze, il quale richiama in I. molti dotti greci (tra cui Giorgio Gemisto Pletone e il cardinale Bessarione), e della caduta di Bisanzio in mano ai Turchi, gli studi greci hanno ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] riforme del conciliodi Trento e della superiorità di Milano e i fiorentini e Carlo VII di Francia (1452), V, p. 246; G. Seregni, Un disegno federale di Bernabò, XVI, p. 162; s. 5ª, studî di: P. Negri, Milano, Ferrarae Impero durante l'impresa di ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] , IX (1955), pp. 92-99; G. E. Ferrari, Per l'Epistolario del B.: il cod. Morelliano Marc. It. X 143, in Lettere ital., VIII (1956), pp. 183-91; e il Carteggio d'amore dei B. edi Maria Savorgnan, Firenze 1950.
P. B. cardinalis Historiae venetae libri ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] Gonzaga, diFerraraedi Lucca (nel '38) con Ochino, Carnesecchi, fino a quello di Viterbo col Pole e ancora ricordate: A. Condivi, Vita di M. Buonarroti, Roma 1533; P. Giovio, Vita del Marchese di Pescara, Firenze 1551; L. Contile, Lettere ...
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