GUARNERIO d'Artegna
Cesare Scalon
Figlio di Pietro di ser Guarnerio, nacque intorno al 1410, probabilmente a Pordenone. Qui infatti la famiglia paterna si era trasferita, fin dalla metà del XIII secolo, [...] . La lettera del Bracciolini a G. del 2 maggio 1438 è una prova della presenza di G. a Ferrara durante il concilio, come d'altra parte il privilegio di esenzione concesso da Eugenio IV allo stesso G. "tamquam cortisianus et Romane curie sequens ...
Leggi Tutto
CAMAIANI, Pietro
Gerhard Rill
Di famiglia patrizia, nacque ad Arezzo il 1º giugno 1519. Della sua immediata parentela sono noti i fratelli Onofrio e Bernardino, imprigionato nel 1548 nel carcere romano [...] di solito divisi da aspro antagonismo, quali il rappresentante di Cosimo alla corte imperiale Piero Filippo Pandolfini e l'ambasciatore diFerrara 41 ss., 304, 595-602;Id., La politica conciliaredi Cosimo I, in Rivista storica italiana, LXII (1950), ...
Leggi Tutto
GARATONE (Garaton, Garatoni, Garatono, Garatonus, Garathonius), Cristoforo
Giacomo Moro
Nacque a Treviso, in data anteriore al 1398, da Pietro e da una Riccardina di casato ignoto.
Il padre è probabilmente [...] l'8 febbr. 1438, il G. svolse nei due anni seguenti, durante le sessioni diFerrara e di Firenze del concilio, un'opera preziosa d'interprete, di assistenza e di cura dei problemi logistici e amministrativi, mentre per la sua formazione culturale era ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Piero
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1376 da Luigi di Piero e da Costanza di Leonardo Strozzi.
La famiglia, definita da Francesco Guicciardini "di buoni popolani", aveva fatto fortuna [...] un concilio diretto, tra l'altro, a riunire le Chiese latina e greca, aveva in un primo momento designato come sede Basilea ma poi, sentendosi più sicuro in Italia, l'aveva trasferita prima a Ferrara e poi a Bologna; tuttavia un gruppo di cardinali ...
Leggi Tutto
BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] tempo ancora aveva mantenuto con il possesso della legazione diFerrara e del camerlengato una posizione di primo piano nell'ambiente di Curia, il B. ebbe via libera nell'opera di rimaneggiamento dei quadri interni e nell'allineamento della direzione ...
Leggi Tutto
DE FRANCESCHI, Francesco (Francesco Senese, Senese)
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Siena, probabilmente intorno al 1530. Sulle sue origini e la sua giovinezza non si sa praticamente nulla. Circa i suoi [...] , non si può dire certo che essa subisca, come altre aziende contemporanee (basti pensare ai Giolito de Ferrari) gli effetti della svolta conciliare: i libri di carattere teologico-religioso o devozionale non solo non sono affatto più numerosi ...
Leggi Tutto
LEONINI, Angelo
Filippo Crucitti
Nacque a Tivoli verso la metà del Quattrocento in una famiglia di recente nobiltà cittadina, da Pietro, più volte capo milizia della città e riformatore degli statuti [...] . Giulio II rivolse il suo sforzo militare contro il duca diFerrara che cercava di sottrarre a Venezia il Polesine. Luigi XII minacciò di inviare truppe in aiuto di Alfonso I d'Este e di restaurare a Bologna la dinastia dei Bentivoglio. Stretto tra ...
Leggi Tutto
BERDINI, Alberto (in religione Alberto da Sarteano)
Enrico Cerulli
Nacque a Sarteano (Siena) nel 1385 (tale datazione fu contestata dal Voigt con argomenti poi ritenuti non validi), da famiglia localmente [...] l'anno dopo, il 9 febbr. 1438, Giovanni VIII Paleologo, imperatore di Bisanzio, sbarcava a Venezia e proseguiva per Ferrara dove si trovava allora il papa. Trasferitosi poi il concilio da Ferrara a Firenze e proclamata l'unione con la Chiesa greca (6 ...
Leggi Tutto
DELLA FRATTA, Enrico
Lorenzo Paolini
Nato da nobile ed antica famiglia bolognese, divenne vescovo della sua città nel novembre del 1213. Proveniva da funzioni di curia: era stato canonico della cattedrale [...] possessi matildici di Medicina e Argelato, confermati da Onorio III a Salinguerra Torelli, signore diFerrara, nell'aprile teologica del clero in ottemperanza alle precise direttive del IV concilio lateranense (cari. II). Fra il 1219 e il 1220 ...
Leggi Tutto
DANDOLO, Fantino
Giuseppe Gullino
Nacque da Leonardo a Venezia, a S. Luca, nel 1379.
Il padre - uno dei quattro "amici" ricordati dal Petrarca nel De sui ipsius et multorum ignorantia - era allora cavaliere [...] poco, dove accolse Giovanni XXIII che si recava al conciliodi Costanza, per poi passare (secondo il Sanuto, che di Comun, poi fu del Consiglio dei cento savi per le guerre di Lombardia, quindi consigliere, infine ambasciatore al marchese diFerrara ...
Leggi Tutto
ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...