BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] riforma e la conservazione insieme dellaChiesa potessero essere assicurate senza il concorso di quella cultura umanistica e italiana, di precedettero l'apertura del conciliodi Trento, e benché la sua parte non potesse essere di primo piano in una ...
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L'Italia dellaRiforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] , Vittore Soranzo vescovo ed eretico. RiformadellaChiesa e Inquisizione nell’Italia del Cinquecento Dello stato dellaChiesa e della legittima potestà del Pontefice romano, trattato composto da Giustino Febronio giureconsulto ad oggetto diconciliar ...
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La storia dell’Italia unita è segnata, nei suoi rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, da un arcipelago di realtà religiose che riguardano non soltanto le istituzioni, ma anche e soprattutto le multiformi [...] avviarono a una riforma sostanziale, ponendo mano alla redazione di nuove costituzioni. di istituti secolari il complesso delle opere fondate da laici per laici, specie nel clima di rinnovamento dellaChiesa culminato nella celebrazione del concilio ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] , che voleva giungere a una rapida citazione degli imputati, e il duca di Ferrara, che cercava di resistere, nei limiti delle sue possibilità di vassallo dellaChiesa, alle pressioni romane, fu l'ambasciatore estense presso il Vaticano Giulio Grandi ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] , arcipreti rispettivamente di S. Pietro e di S. Maria Maggiore, detenesse una delle tre maggiori dignità dellaChiesadi Roma. Nella primavera del 1547 il F. si recò a Piacenza in visita al padre, ricevuto a Bologna dai legati al concilio sia all ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] alla cultura scritta per porsi sullo stesso piano dellaRiforma protestante che l'aveva preceduta con iniziative in tal senso; dall'altra, soprattutto dopo il Conciliodi Trento, la Chiesa divenne assai attiva e sollecita nella registrazione scritta ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] filoimperiale Winrico, fino all'elezione nel 1093 di Aldo, sostenitore dellariformadellaChiesa, tanto che nel 1095 Urbano II proclamò la crociata durante il conciliodi Piacenza.È discusso il significato dell'accordo del 1090 tra milites e pedites ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] concilio in Laterano. Il 16 maggio, all'inizio della seconda seduta, il D. tenne un discorso nel quale accompagnò all'espressione delle posizioni della Curia un appello per una sostanziale riformadellaChiesa per la storia dell'Università di Pavia, I ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] anche di poco dalla dottrina stabilita dal Conciliodi Nicea. E con il Conciliodi Calcedonia di comunicare al pubblico tutti i pensieri [...] e di fare le sue proposte diriformadella religione e dellaChiesa".
Kant riteneva che l'uso pubblico della ...
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BICCHIERI, Guala
Cosimo Damiano Fonseca
Nacque molto probabilmente intorno alla metà del secolo XII.
La sua famiglia, appartenente all'operoso ceto dei "cives", risulta strettamente legata alla Chiesa [...] concilidi Parigi (1212) e di Rouen (1214), confluì poi nel Concilio lateranense IV.
Ma lo scopo senza alcun dubbio preminente della al legato di attendere all'applicazione delle clausole del trattato di Lambeth, alla riformadellaChiesa inglese, ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...