Col nome di beghine vengono designate le religiose appartenenti ad alcune congregazioni femminili e dimoranti a piccoli gruppi in luoghi appositi detti "beghinaggi" (beguinagia). Le loro origini vengono [...] la soppressione, come organizzazioni non riconosciute dalla chiesa. Il concilio provinciale di Colonia del 1306 e quello ecumenico di Vienne del 1310 ne rinnovarono la condanna. Finalmente il conciliodi Vienne del 1311, celebrato sotto Clemente V ...
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Nel linguaggio ecclesiastico dellechiese orientali, anafora venne a significare la parte centrale della Messa, dal Prefazio alla Comunione e al rendimento di grazie, corrispondente perciò esattamente [...] l'Occidente e con la riforma del Messale condotta a termine dopo il conciliodi Trento, il numero delle sostituzioni fu ridotto e si stabilirono delle regole generali su questo punto.
Per la questione dell'invocazione dello Spirito Santo nell'anafora ...
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Si dicono i religiosi che "vivono isolati nei luoghi deserti e traggono precisamente il loro nome dal fatto che si allontanarono dagli uomini" (S. Girolamo, epistola XXII, 34).
La vita anacoretica è stata [...] frenare e disciplinare i tentativi più audaci di vita ascetica. La riformadi Alessandro IV (1256) riunì tutti quelli che professarono la regola di S. Agostino, e così, tra la metà del sec. XIII ed il conciliodi Trento, l'anacoretismo scompare quasi ...
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. Sono le prime parole di una breve preghiera in onore della Vergine, detta anche Salutatio angelica; incomincia infatti con le parole di saluto dell'angelo Gabriele (Luca, I, 28): Ave Maria, gratia plena [...] del conciliodi Trento dichiara opera dellaChiesa stessa: della petizione finale in questa forma.
Con i camaldolesi, introdussero l'Ave Maria nell'ufficio i trinitarî e i frati minori; infine, con la riforma del breviario fatta dal conciliodi ...
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Questa congregazione femminile sorse dal movimento di rinascita cattolica che precedette le riforme del concilio tridentino. Fu fondata da S. Antonio Maria Zaccaria, fondatore dei barnabiti, e da Ludovica [...] la chiesadi S. Paolo Converso, nei pressi di S. Eufemia. La loro vita, diversa da quella delle claustrali delle autorità ecclesiastiche e civili, ma i processi che si fecero non scoprirono nulla di male.
Molto apprezzate dai vescovi per la riforma ...
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GIROLAMO da Praga
Karel Stloukal
Nato prima del 1380, morto nel 1416, è, dopo Hus, il più noto personaggio dei primordî della rivoluzione religiosa in Boemia. Nacque a Praga, dove studiò all'università, [...] tempo sosteneva con Hus la necessità di un concilio universale, unico rimedio ai mali dellaChiesa, guadagnando in favore di questa idea l'opinione pubblica boema. Sempre con l'aiuto di Hus, G. approfittò di questa situazione e costrinse, nel 1409 ...
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Cardinale, nato a Castiglione d'Olona (Milano) da nobilissima famiglia milanese nel 1350, morto il 3 febbraio 1443. Fu lettore di diritto canonico a Pavia nel 1388-89; inviato a Roma per ottenere da Bonifazio [...] ). Fu poi amministratore del vescovado di Lisieux (1420-24), vescovo di Porto (1431) e di Sabina (1440). Pio, dotto, operoso, sostenitore fervente della pace tra i cristiani, dell'unità dellaChiesa, dellariforma dei costumi, sostenne legazioni in ...
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Non si sa nulla né sul luogo e data di nascita, né sui primi anni di lui. Probabilmente di origine slava del sud, dovette essere membro dell'ordine domenicano a Udine (perciò è chiamato anche, talora, [...] un concilio generale. Sebbene il grido dell' dellaChiesa non sappiamo nulla. Da molte cose si può dedurre però che moventi del suo operato fossero l'odio e il desiderio di vendetta, e non si può quindi considerarlo come un precursore dellariforma ...
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Teologo cattolico tedesco, nato a Bamberga il 28 febbraio 1799, morto a Monaco il 10 gennaio 1890. Prete nel 1822, quattro anni dopo era professore di storia ecclesiastica all'università di Monaco. Dopo [...] avanzata gl'impedì di agire fattivamente, cosicché ben presto il movimento, che parve pericoloso in un primo momento, s'illanguidì e perdette importanza.
Oltre all'opera sopra rammentata e ad alcuni manuali sulla storia dellaChiesa (Landshut 1828 e ...
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Probabilmente nato ad Asti, da famiglia nobile, verso il 1044 o il 1048, studiò a Bologna; poi si recò a Roma, e nel 1080 fu nominato vescovo di Segni. Confidente dei papi, nel 1096 fu con Urbano II al [...] conciliodi Clermont; nel 1106 fu nuovamente legato della S. Sede in Francia; nel 1110 in Sicilia, per attendere alla riforma del clero. Nel 1105 entrò nel monastero di Montecassino; e nel 1108 ne fu eletto abate, pur conservando la sede vescovile di ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...