BASCAPÈ, Carlo
Paolo Prodi
Nacque in Marignano (Melegnano) il 25 ott. 1550 da Angelo, discendente da antica e nobile famiglia lombarda feudataria del borgo omonimo di Bascapè (il B. usò spesso la versione [...] compendio da un trattato ch'el fece allora dellariformadellaChiesa" (Chiesa, I, p. 182); alcuni anni dopo offrì a Clemente VIII un trattato sulla riforma dei regolari. Fu questo pontefice che decise di utilizzare più ampiamente le sue doti e la ...
Leggi Tutto
ANGILBERTO
Margherita Giuliana Bertolini
Salito alla cattedra di S. Ambrogio il 27 od il 28 giugno 824, la resse per oltre trentacinque anni. Fu uno dei più importanti presuli milanesi: si deve ad A [...] concilioriformatore, si tenne a Pavia alla fine dell'850; due volte si recò a Roma: il 15 giugno 844 per l'incoronazione a "rex Langobardorum" di Lodovico II figlio di i fratelli, e nel compito di difesa dellaChiesa. Non è senza significato a ...
Leggi Tutto
PISANI, Francesco
Giuseppe Trebbi
PISANI, Francesco. – Nacque a Venezia nel 1494. Era figlio del patrizio Alvise di Giovanni, banchiere e uomo politico, e di Cecilia Giustinian. Ebbe un fratello, Giovanni, [...] Strà, in Archivio veneto, s. 5, XXXIV-XXXV (1944), pp. 80-87; A. Martini, Tentativi diriforma a Padova prima del Conciliodi Trento, in Rivista di storia dellaChiesa in Italia, III (1949), pp. 67 s., 76, 78-94; L. von Pastor, Storia dei papi dalla ...
Leggi Tutto
BADIA (Delle Abbazie, Dalla Badia), Tommaso
Giuseppe Alberigo
Nacque a Modena nel 1483 da famiglia di una certa notorietà, per quanto si può dedurre dall'importanza del cognome di antico e autorevole [...] di avviare la riformadellaChiesa, dei costumi ecclesiastici e soprattutto della Curia romana. Nel 1536-37 il B. fu uno dei membri della commissione di del conciliodi Trento, I, Brescia 1949, p. 386; p. Tacchi-Venturi, Storia della Compagnia dì Gesù ...
Leggi Tutto
ALBERTARIO, Davide
Fausto Fonzi
Nato a Filighera (Pavia) il i 6 febbr. 1846, proveniente da una famiglia della media borghesia, compì gli studi ginnasiali nel collegio vescovile di Pavia, passando poi [...] di "unioni professionali", dei fautori di una riforma nell'Opera dei congressi; della Anzesignani dellaConciliazione (Episodi di una di Mantova Giuseppe Sarto intorno al processo Stoppani- "Osservatore Cattolico", in Rivista di Storia dellaChiesa ...
Leggi Tutto
Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Cesare diede inizio alla sua opera diriformatoredell’ordinamento repubblicano e preparò la guerra. di Milano (313), con il riconoscimento dei diritti e privilegi delleChiese, con la convocazione del Conciliodi Arles (314) e del grande Conciliodi ...
Leggi Tutto
vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] dei principati ecclesiastici da parte dellaRiforma, il titolo di v. fu conservato con il solo valore di distinzione secolare.
Nella Chiesa anglicana, la figura e le funzioni del v. sono analoghe a quelle dei v. dellaChiesa cattolica; la nomina del ...
Leggi Tutto
Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] importanti questioni. Nei primi concili ecumenici, tenuti in Oriente, sia pure in presenza dei rappresentanti dellaChiesadi Roma, compaiono come protagonisti soprattutto i vescovi dellechiesedi Alessandria, di Antiochia e di Costantinopoli, detti ...
Leggi Tutto
Cardinale (Venezia 1483 - Bologna 1542); nominato cardinale da Paolo III nel 1535, dopo aver reso importanti servigi politici e diplomatici a Venezia, fu il più deciso tra i fautori di una riforma interna [...] dellaChiesa. Presidente della commissione convocata nel 1536 per preparare il concilio e studiare le basi dellariforma, stese la relazione Consilium de emendanda Ecclesia. Il suo sforzo diconciliazione a Ratisbona (1541), con la sua formula ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, che ha parlato per mezzo dei profeti», a seguito delle controversie dottrinali sviluppatesi dopo il Conciliodi Nicea. L’inserzione della espressione «e dal Figlio» (in latino Filioque) dopo la menzione ...
Leggi Tutto
postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...