Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] dellaChiesa (lettera circolare di Gregorio IX, 1o luglio 1239, rapporto di Ranieri da Viterbo al conciliodi Lione e giustificazione di Innocenzo IV per la deposizione di solco dellaRiforma, di raffigurare Federico come un eroe della resistenza ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] che si fanno e concedono fuori del fine dellaChiesa e contra il beneficio publico..., perché i pontefici di mediazione e di intese con esponenti della nobiltà riformata. Ma doveva anche imporre i decreti del concilio, che solo una decisione dell ...
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BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] del Concilio. Si sa dal Burali che il B. cercò di ristabilire la pace "fra li Canonici della Cattedrale, e quelli della collegiata" e, inoltre, e ciò risulta anche da altri documenti, che aiutò con "cento scudi di suo proprio" a costruire una chiesa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] il conciliodi Costanza, al seguito del papa, a rintracciare nella biblioteca del monastero di S. Gallo gli Astronomica di Marco Prognosticon di Arquato”, «Bruniana & Campanelliana», 2005, 2, pp. 631-63.
O. Pompeo Faracovi, La riformadell’ ...
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Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] interessato al punto di vista delleChiese ortodosse. Dunque, il concilio Vaticano II ha dato inizio a una nuova fase di apertura verso le Chiese ortodosse, ridimensionando il ruolo di tramite delleChiese cattoliche di rito orientale ed eliminando ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] il compromesso. Già nel luglio del 1245 ebbe da Lione la notizia della deposizione dell'imperatore deliberata dal concilio (e che egli divulgò subito nello Stato dellaChiesa), trasmessagli da persone di sua fiducia, che poco tempo dopo cercarono ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] possibilità diriformadell'Ordine e dellaChiesa intera. Allora, mentr'era oppresso sotto il peso della sconfitta, il concilio, insinuando l'invalidità delle precedenti sessioni e riuscendo così a dimostrare che il vero e unico pastore dellaChiesa ...
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DRAGIŠIĆ, Juraj (Benigno Salviati, Giorgio)
Germana Ernst-Paola Zambelli
Nacque in Bosnia, a Srebrenica, in data incerta. Indicazioni autobiografiche portano agli anni fra il 1446 e il 1448; il Ćavar [...] e dal dicembre 1512 come arcivescovo di Nazareth partecipò assiduamente alle sessioni del concilio lateranense V. Al sinodo e a Leone X inviò un non spregevole opuscolo sulla dibattuta questione dellariforma del calendario, preceduto da una lettera ...
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ARIBERTO
Maria Luisa Marzorati
Nacque tra il 970 e il 980 da famiglia professante legge longobarda, la quale aveva beni fondiari in territorio bergamasco (Codex Dipl. Langob., n. 991, a. 1000) e possedeva [...] di "riforma imperiale" perseguita da Enrico III attraverso un rigido controllo della gerarchia ecclesiastica (Violante, Aspetti della i monaci raccolsero le reliquie di A. e le posero nell'altare maggiore dellachiesa, ma l'arcivescovo Pietro Filargo ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] dedicato al conciliodi Costanza demolendo le teorie gallicane, e delle pagine relative all'origine del potere temporale dei papi, singolarmente coincidenti con quanto egli aveva scritto nella sua opera DellaChiesa. L'unica critica di sostanza mossa ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...