GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] con la corte tedesca ebbero l'effetto di stimolare la verifica delle possibilità diriformadellaChiesa occidentale: soprattutto allargarono gli orizzonti dell'azione di Alessandro II e del gruppo riformatore romano, dove intorno al 1061 era venuto ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] anche i rovesci subiti dal concilio negli stessi giorni. Alla fine di novembre 1551 (quando l'assemblea si era concentrata sui sacramenti della penitenza e dell'unzione degli infermi e su aspetti secondari dellariformadellaChiesa) erano presenti a ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] diriformadellaChiesa, ma, nello stesso tempo, si affermava l'importanza della funzione dei signori laici nella realizzazione di un programma diconciliodi Narbona (novembre 1068), alla presenza del conte Raimondo Berengario I e di numerosi ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] iniziative ecclesiastiche: la ripresa e il compimento del concilio lateranense V, voluti da Leone X e accompagnati da un fiorire di speranze diriformadellaChiesa, la visita generale dell'archidiocesi fiorentina (tenuta dal vicario tra il 1514 ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] opportuno portare la questione davanti ad un concilio generale, che avrebbe potuto nel contempo trattare anche questioni diriformadellaChiesa, deve essere letto con cautela. Se è sicuro che C. V chiese a Filippo di avocare a sé l'intera questione ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] Giulio II aveva trascinato la Chiesa romana. In risposta al "conciliabolo" di Pisa-Milano, il defunto papa aveva aperto un concilio concorrente, il Lateranense V, che aveva suscitato molte aspettative diriformadellaChiesa alle quali occorreva fare ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] Basilea, che, nelle aspettative generali, avrebbe dovuto portare a termine quella riformadellaChiesadi cui nelle residue sessioni conciliari e dopo chiuso il conciliodi Costanza, Martino, che nel 1420 aveva fatto ritorno a Roma, si era limitato ...
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Pio III
Matteo Sanfilippo
Secondo la tradizione Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque in Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito (ma i primi due erano presto scomparsi) di Nanni di [...] ribadì nell'adunanza dei cardinali che il suo compito era la riformadellaChiesa e la restaurazione della pace. La proposta di un concilio per la riforma scatenò l'entusiasmo dei suoi interlocutori tedeschi: Berthold von Henneberg, arcivescovo ...
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VITTORE III, beato
Cristina Colotto
Dauferio nacque nel 1027 da un ramo della famiglia principesca di Benevento. La Cronaca di Montecassino ci informa che suo padre fu ucciso dai Normanni, mentre dai [...] obiettivi dellaRiforma e, nel contempo, rilanciare con rinnovato vigore le secolari aspirazioni a un'egemonia dellaChiesadi Roma in Italia meridionale. Sotto gli auspici di Desiderio, pertanto, nell'agosto del 1059, durante il conciliodi Melfi ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] le sue energie dedicò all'attuazione di tre ideali: la riformadellaChiesa, l'applicazione dei decreti del concilio in tutti gli Stati, la crociata.
Vita e opere
La famiglia era di modesta estrazione sociale. A quattordici anni entrò nel convento ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...