(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] inglese approva l’Atto di supremazia: il re è il capo supremo dellaChiesa anglicana. Ignazio di Loyola fonda la Compagnia di Gesù.
1536: G. Calvino comincia la predicazione a Ginevra.
1545: Conciliodi Trento. Segue una radicale riorganizzazione ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] dellaChiesariformata, dall’altra scienziati-scrittori come E. Swedenborg e C. Linneo riescono a conciliare dipinti delle primitive chiese lignee di Hemse ed Eke, nel Gotland (Museo storico di Stoccolma); le rovine dellechiesedella città di Sigtuna ...
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Re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (Goslar 1050 - Liegi 1106), figlio dell'imperatore Enrico III e di Agnese di Poitiers. Succedette al padre ancora bambino (1056); diventato maggiorenne, [...] dellaChiesa tedesca, ma non aveva capito che la riforma gregoriana, volendo spezzare le catene d'una gerarchia feudale-ecclesiastica, se chiedeva la libertà dellaChiesa e l'eliminazione dei prelati corrotti, si poneva, anche su un piano di ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] della popolazione russa. A partire dal 1990, nel quadro del tentativo diriformadellChiesa russa una serie diriforme liturgiche, approvate dal Concilio del 1656, ma violentemente respinte da una parte del clero e dei fedeli, che prendono il nome di ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] fu quella di un piccolo Stato. Con il trattato di Methuen (1703) il P. entrò nell’orbita inglese. Le riforme del marchese di Pombal, di netto argilla e legno (monastero di S. Maria, Alcobaça), abbellirono gli interni dellechiese e dei palazzi. Tra ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] , aperto a Ferrara nel 1438, in contrapposizione al conciliodi Basilea; l’anno dopo fu trasferito a F., dove si protrasse fino al 1442, e continuò poi con le sessioni di Roma (1443-45). Proclamò l’unione dellaChiesa latina con la greca e altre ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] 1975, che ha riformato il diritto di famiglia).
M.-atto delle parti).
In seguito al Conciliodi Trento (1563), per i cattolici è subentrato l’obbligo della celebrazione della opera dellaChiesa, che, riconoscendogli definitivamente la dignità di ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] e in seguito, preoccupato per la diffusione dell'arianesimo, convocò il conciliodi Nicea (325). ▭ Sulle monete, è di alto interesse storico come espressione di un momento di sviluppo della dottrina politica dellaChiesa romana. Sull'epoca della sua ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] dei principati ecclesiastici da parte dellaRiforma, il titolo di v. fu conservato con il solo valore di distinzione secolare.
Nella Chiesa anglicana, la figura e le funzioni del v. sono analoghe a quelle dei v. dellaChiesa cattolica; la nomina del ...
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(ted. Augsburg) Città della Germania (262.512 ab. nel 2006), nella Baviera, posta a 486 m s.l.m., alla confluenza dei fiumi Lech e Wertach. È la terza città più popolosa della Baviera, dopo Monaco e Norimberga. [...] dellaRiforma da presentarsi all’imperatore, il quale intendeva dare una sistemazione provvisoria ai rapporti con i dissidenti in attesa che potesse essere convocato un concilio generale. La Confessione risulta composta di due parti: la prima, di ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...