Giovanni Battista Montini (Concesio 1897 - Castelgandolfo 1978). Fu eletto papa il 21 giugno 1963, succedendo a Giovanni XXIII. Di famiglia cattolica molto impegnata sul piano politico e sociale, ordinato [...] del governo centrale dellaChiesa attraverso la creazione di nuovi organismi per il dialogo con i non cristiani e i non credenti, l'istituzione del sinodo (v.) dei vescovi (che tra il 1967 e il 1977 tenne cinque assemblee) e la riforma del sant ...
Leggi Tutto
Tebaldo Visconti (Piacenza 1210 - Arezzo 1276); eletto papa nel sett. 1271 dopo quasi tre anni di sede vacante dalla morte di Clemente IV (1268), convocò il Concilio (1274) detto di Lione (XIV ecumenico), [...] tre anni di conclave a Viterbo e una specie di assedio della fame, cui concilio generale con lo scopo di organizzare una crociata, unificare la Chiesa greca e quella latina, riformare i costumi del clero e del laicato. Il concilio (1274), detto di ...
Leggi Tutto
Tommaso Parentucelli (forse Sarzana 1397 - Roma 1455). Dottissimo umanista, abile diplomatico, fu vescovo di Bologna (1444), cardinale (1446); papa nel 1447. Pose termine allo scisma d'Occidente, ottenendo [...] dei Padri del Conciliodi Basilea. Abile reggitore dello stato dellaChiesa, incoronò a Roma l'imperatore Federico III (1452), represse duramente la congiura di S. Porcari (1453), favorì, dopo la caduta di Costantinopoli, la pace di Lodi e la ...
Leggi Tutto
Giovanni XXIII
Raffaele Savigni
Il papa del grande rinnovamento dellaChiesa
Angelo Giuseppe Roncalli, dopo essere stato ambasciatore dellaChiesa cattolica in Bulgaria, Turchia e Francia, e patriarca [...] , nel 1958 fu eletto papa con il nome di Giovanni XXIII. Dopo pochi mesi annunciò la convocazione di un concilio ecumenico, che avviò la riformadellaChiesa cattolica e il dialogo con le altre Chiese. Seppe avvicinare con cordialità tutti gli uomini ...
Leggi Tutto
INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] Innocent XI. Les appels au future concile de 1688 et l'opinion française, diriformadella Curia romana ispirato e sostenuto dal cardinal De Luca, in Apollinaris, LVIII (1985), pp. 589-613; C. Donati, La Chiesadi Roma tra antico regime e riforme ...
Leggi Tutto
GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] nel gestire i rapporti tra la società e la Chiesa, forse per l'impegno preminente della lotta contro Federico II e contro l'eresia. Devono comunque essere segnalati alcuni elementi di una riforma per il clero secolare, che con G. IX vennero ...
Leggi Tutto
PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] S. Uffizio e il re cattolico si opponeva a limitare i suoi diritti di patronato. Non rinunciò però a esplorare diverse vie per ampliare il raggio d’influenza dellaChiesadi Roma. Attraverso il nunzio in Polonia Claudio Rangoni entrò in contatto con ...
Leggi Tutto
INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] Timore e carità. I poveri nell'Italia moderna, a cura di G. Politi - M. Rosa - F. Della Peruta, Cremona 1982, pp. 137-156; C. Donati, La Chiesadi Roma tra antico regime e riforme settecentesche (1675-1760), in Storia d'Italia (Einaudi), Annali9, La ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] dall'altra progetti di ampia portata politica e di organizzazione dellaChiesa, che furono regolati da diversi documenti pontifici e imperiali. Il 25 aprile, per esempio, il concilio si pronunciava sull'arcivescovo Aroldo di Salisburgo, scomunicato e ...
Leggi Tutto
Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] ecclesiastiche e nei confronti degli ebrei, e soprattutto impegno contro la simonia e per la riforma complessiva dellaChiesa con la convocazione di un concilio, presieduto da Siagrio, cui dedicò ancora molti sforzi fino al novembre 602 (ibid. XIII ...
Leggi Tutto
postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...