Umberto di Silva Candida
Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore dellariformadellaChiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio [...] Benedetto X, dovette ritirarsi a Montecassino. Nuovamente bibliotecario dellaChiesa, sotto papa Niccolò II, nel 1059 U. figura fra i sottoscrittori del Concilio lateranense. Fu anche al Conciliodi Melfi, dove si stabilì l’accordo fra il papato ...
Leggi Tutto
Francese (Chevron, Savoia, 980 circa - Firenze 1061), di nome Gerardo, divenne papa nel dicembre 1058. Con l'aiuto delle milizie imperiali cacciò da Roma l'antipapa Benedetto X. Deciso fautore dellariforma [...] con l'aiuto normanno, impadronirsi dell'antipapa (fortificatosi, nel frattempo, a Galeria), che fu poi deposto dal concilio. Questo nel 1060 emanò i famosi decreti contro la simonia, che avrebbero acuito ancor più il dissidio fra Chiesa e Impero, del ...
Leggi Tutto
Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] istituzione d’ordinaria amministrazione per la tutela del buon ordine, della fede e dei costumi nella vita interna dellaChiesa.
Il 7 dicembre 1965, giorno precedente la conclusione del Concilio Vaticano II, la congregazione del Sant’Offizio è stata ...
Leggi Tutto
Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...]
La l. cattolica dal Conciliodi Trento al Vaticano II.- L’unificazione e la riforma dei libri liturgici furono intraprese anche devono variare». Di qui la varietà dei riti, nei quali si esprime il culto dellaChiesa, e le riformedella l. che si ...
Leggi Tutto
Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato dellaChiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] La necessità per i Romani di riavere la corte pontificia rese possibile a Urbano V (1367) diriformare il Comune, che da allora dellaChiesa, superata la crisi del Conciliodi Basilea, che aveva spinto di nuovo i signori italiani a impadronirsi delle ...
Leggi Tutto
Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] dellaChiesa, che ha i momenti culminanti nel concilio Lateranense (1512-17) e durante il pontificato di Paolo III (con G. Contarini, V. Colonna, R. Pole, I. Sadoleto), per poi sboccare e proseguire nella Controriforma.
Sono chiamati riformati ...
Leggi Tutto
Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] legge diriforma (art. 205) e la disciplina dell’istituto è stata rinviata a quella dell’impresa Chiese orientali, unite o separate da Roma. Il concilio Vaticano II, con la Costituzione sulla sacra Liturgia (1963), ha ripreso, in parte, l’uso della ...
Leggi Tutto
Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] L’uso è stato ripristinato dalla riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II: dopo il Vangelo e l’omelia, specialmente la domenica e le feste di precetto, i fedeli, guidati dal celebrante, elevano speciali p. per la santa Chiesa, per coloro che ...
Leggi Tutto
Ordine mendicante fondato da s. Francesco d’Assisi e ora formato dalle tre famiglie dei Frati minori (Ordo fratrum minorum), dei Frati minori conventuali (Ordo fratrum minorum conventualium) e dei Frati [...] nel 1529 e nel 1535-36, e si aggregò gruppi diriformati calabresi (1532) e altri, in tutta Italia, contribuendo a potenziare la riforma cattolica. Dal Conciliodi Trento ottenne il riconoscimento della povertà (1563) e si diffuse dal 1574 in tutta ...
Leggi Tutto
Nome di vari santi e beati:
1. Andrea, apostolo: v. la voce.
2. Andrea Avellino, santo (Castronuovo, ora Castronuovo di Sant'A., Potenza, 1521 - Napoli 1608), al battesimo Lancellotto, sacerdote (1545), [...] l'avvocatura ecclesiastica dedicandosi tutto alla riforma ecclesiastica (monastero femminile di S. Arcangelo a Baiano). Sopportò adesione della sua chiesa al 6º concilio ecumenico, vi rimase come arcidiacono e divenne (dopo il 692) vescovo di ...
Leggi Tutto
postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...