Romano (m. 965); era un laico, con la carica di protoscriniario delle chiese romane, quando fu eletto (963) da un sinodo convocato in S. Pietro dall'imperatore Ottone I, che aveva fatto deporre Giovanni [...] dei papi. L. stabilì che nessun papa dovesse per l'avvenire essere consacrato senza il consenso imperiale. Un ConcilioLateranense (964) dichiarò nulla la sua elezione, perché non appartenente agli ordini ecclesiastici. Alla morte di Giovanni XII ...
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Cronista (n. 1046 circa - m. 1115 o 1117), monaco. Di nobile famiglia, educato a Montecassino, ebbe dall'abate Oderisio l'incarico di scrivere la vita dell'abate Desiderio, che egli ampliò in una storia [...] oltre che su ricordi personali; da ciò il valore dell'opera, che si spinge nel racconto fino al 1075. Nominato cardinale vescovo di Ostia da Pasquale II, tenne atteggiamento conciliante nella lotta contro Enrico V e nel ConcilioLateranense del 1112. ...
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Signore di Mirandola (n. 1469 - m. Mirandola 1533). Nipote del più noto Giovanni, al quale ha dedicato una parte rilevante della sua attività di filosofo e letterato, scrivendone anche una biografia, P. [...] queste sue idee in molti scritti, ma specialmente in una memoria, De reformandis moribus, indirizzata a Leone X in occasione del V Conciliolateranense (1512-17) e che non rimase senza influenza su alcune decisioni dottrinali e disciplinari prese dal ...
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Teologo e mistico bizantino (n. Costantinopoli 580 - m. nel castello di Schemari, Transcaucasia, 662). Monaco a Crisopoli (Scutari), visse poi nell'Africa settentrionale (626-646). Ebbe parte notevole [...] nelle dispute cristologiche, in particolare combattendo il monotelismo; passato a Roma (646), ottene la convocazione del ConcilioLateranense del 649 in cui fu condannato il monotelismo, l'Ekthesis di Eraclio e il Typos di Costanzo II. Fatto perciò ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] dovette ritirarsi a Montecassino. Nuovamente bibliotecario della Chiesa, sotto il papa Niccolò II, nel 1059 U. figura fra i sottoscrittori del ConcilioLateranense. Fu anche al Concilio di Melfi, dove si stabilì l'accordo fra il papato e i Normanni. ...
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Scrittore (n. 1140 circa - m. tra il 1208 e il 1210). Di origine gallese (Map era nomignolo dato dagli Inglesi ai Gallesi), scrisse in latino. Chierico al servizio del re d'Inghilterra, poi arcidiacono [...] di Oxford, fu tra l'altro inviato a Roma al 3º ConcilioLateranense (1179) ove ebbe occasione d'incontrare la missione valdese al Concilio, sicché ci ha lasciato, dell'incipiente movimento, una preziosa testimonianza. Scrisse il De nugis curialium e ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] al rogo da un sinodo provinciale. La condanna delle dottrine amalriciane fu poi ripetuta nel 1215 (quarto conciliolateranense). È difficile ricostruire le dottrine di A. e degli amalriciani: dalle testimonianze degli avversarî sembra che A ...
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Canonista inglese, originario del Lincolnshire (n. circa 1160 - m. 1242). Nell'ultimo decennio del sec. 12º fu maestro a Bologna, dove scrisse un notevole numero di opere. Ritornato in Inghilterra, fu, [...] Fu incaricato di missioni diplomatiche, di visite ecclesiastiche e della risoluzione di controversie giuridiche. Partecipò al IV ConcilioLateranense. È autore della parte riguardante il suo tempo degli Annales prioratus de Dunstaple. Fra gli scritti ...
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Fratello (m. Vareilles 1228) di Simon IV, prese parte alla terza e alla quarta crociata in Palestina: combatté nella crociata contro gli Albigesi a fianco del fratello cercando di indurlo alla clemenza, [...] ma difendendone poi le ragioni nel IV concilioLateranense (1215). Ne ebbe in compenso la signoria del territorio compreso fra i fiumi Agouth e Tarn, esclusa la città di Albi. Assisté il nipote Amalrico nel governo della contea di Tolosa, contro i ...
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Sacerdote e filosofo (m. 1181), nato a Balsham presso Cambridge e detto du Petit-Pont (Parvipontanus), perché insegnava il trivium a Parigi in una scuola situata presso il ponte sulla Senna così chiamato; [...] vescovo di Saint-Asaph (1175). Fu tra i primi a commentare il Liber sententiarum di Pietro Lombardo, e nel ConcilioLateranense del 1179 si oppose alla condanna di alcune sue proposizioni. Dei suoi scritti ci rimane l'Ars disserendi (del 1132; in due ...
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lateranense
lateranènse agg. – Che si riferisce alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (o basilica lateranense) e ai palazzi annessi: canonici regolari l., religiosi che vivono in comunità secondo la regola di s. Agostino, adottata...
conciliazióne s. f. [dal lat. conciliatio -onis]. – 1. Il conciliare o il conciliarsi (nel sign. proprio); pacificazione: adoperarsi per la c. degli animi; tentare una c., venire a una conciliazione. Per antonomasia, la Conciliazione, l’accordo...