Cardinale (Einville-au-Jard, Meurthe-et-Moselle, 1839 - Londra 1908); vescovo di Angers (1893), poi arcivescovo di Tolosa (1896) e cardinale di curia (1899). Rivendicò la libertà d'azione politica per [...] i cattolici nello stato moderno e cercò sempre di ravvicinare la Francia repubblicana alla Santa Sede. Autore, tra l'altro, di uno studio sul concordato napoleonico (Le concordat de 1801, 1903). Fu membro dell'Académie française dal 1906. ...
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Ministro del regno normanno di Sicilia (m. 1160). Figlio di un protogiudice barese, entrato nella cancelleria di Ruggiero II re di Sicilia, giunse al grado di cancelliere e poi, con Guglielmo I, di ammiraglio [...] di accentramento monarchico contro la grande feudalità. Abile diplomatico, seppe instaurare buone relazioni con la Chiesa (concordato di Benevento, 1156) e staccare Genova da Bisanzio, preoccupato com'era di fronteggiare in forze Federico Barbarossa ...
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Giurista italiano (La Spezia 1901 - Milano 1981); prof. univ. dal 1931, ha insegnato diritto ecclesiastico a Milano fino al 1966. Opere principali: Ricerche sopra le elezioni episcopali in Italia durante [...] l'alto Medioevo (1928); Il silenzio nel diritto canonico (1934); Il tramonto del feudo lombardo (1937); Teoria del diritto ecclesiastico civile (1952); I subalpini e il concordato (1963; 2a ed. 1967). ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] del governo di Alfaro di riaprire le trattative e attese fino alla fine di febbraio del 1901 per condurre il negoziato in un luogo concordato tra le parti. Il 23 marzo di quell'anno il G. s'imbarcò da Lima alla volta dello sperduto villaggio di Sant ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Vého, Meurthe, 1750 - Parigi 1831). Sacerdote (dal 1775), imbevuto di gallicanismo giansenista, in corrispondenza tra gli altri con Scipione de' Ricci, fu deputato del clero [...] politica (deputato alla Convenzione, al Consiglio dei cinquecento, al Corpo legislativo e nel 1802 senatore). Contrario al concordato napoleonico, ostile all'Impero, durante gli ultimi anni di questo viaggiò molto in Germania e in Inghilterra ...
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Diplomatico francese (Nantes 1742 - Clisson 1805), dal 1769 al 1775 in Italia, ne studiò lingua, arte e costumi. Diplomatico, fu incaricato d'affari a Napoli dal 1785 e conservò tale posto anche sotto [...] in Toscana, la staccò dalla coalizione antifrancese. Inviato da Napoleone a Roma con l'incarico di concludere un concordato, nonostante difficoltà d'ogni genere condusse a buon fine le trattative (1801). Fu poi membro del senato e commendatore ...
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Magistrato (Mori 1789 - Trento 1866). Entrato nella magistratura austriaca, consigliere del tribunale di Trento (1819), nel 1821 portò a termine l'istruttoria contro i carbonari del Polesine e nel 1822, [...] . Vicepresidente del tribunale d'appello di Innsbruck (1846) e presidente del senato della corte superiore di Trento (1850), contribuì alla conclusione del concordato con la Santa Sede (1855) che eliminò gli ultimi resti del giuseppinismo. ...
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Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] lettera di C. del 13 dicembre manifestò il plauso del pontefice per la pace conclusa (ibid., nr. 6995).
Il concordato di Worms sancì la linea di compromesso che si era venuta faticosamente preparando nei precedenti decenni: mantenere all'episcopato ...
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Gesuita missionario (Berlino 1825 - Port Louis, is. Maurizio, 1895); già prete secolare a Colonia, entrato nell'ordine (1853) e mandato missionario in India (1858), per la sua capacità organizzativa e [...] (1867), dove riuscì tra l'altro a eliminare lo scisma malabarico (1876-77). Partito dall'India perché avverso al concordato (1886) che accordava al Portogallo il patronato sulle missioni in India, fu nominato arcivescovo titolare di Nisibi; fu poi ...
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Uomo politico austriaco (Tetschen 1811 - Vienna 1888), fratello di Friedrich; governatore di Praga durante l'insurrezione del 1848, aiutò l'opera di repressione del principe di Windisch-Graetz. Ministro [...] il sistema scolastico in senso conservatore e cattolico, collaborando alla regolamentazione dei rapporti tra Stato e Chiesa a favore di quest'ultima (concordato del 1855). Dal 1861 fu membro del parlamento boemo e della Camera dei Signori austriaca. ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, modo di chiusura del fallimento...
concordabile
concordàbile agg. [dal lat. tardo concordabĭlis]. – Che si può concordare, conciliare. È usato spec. nel sign. grammaticale: in questo caso il predicato è c. sia col soggetto collettivo sia col complemento di specificazione che...