mercato, struttura del
Alberto Heimler
Rappresentazione del grado di rivalità delle aziende tramite la valutazione della loro numerosità, della loro posizione relativa (livello e distribuzione delle [...] e altrettanti acquirenti, nessuno in grado individualmente di influenzare gli equilibri di m.; la concorrenzamonopolistica (➔), con molti produttori di beni differenziati; l’oligopolio (➔), con produzioni omogenee (poche imprese produttrici ...
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struttura
Laura Ziani
Architettura fondamentale di un’istituzione, di un’impresa o di un sistema economico che ne determina in ultima analisi il funzionamento.
Gli economisti classici e Marx
Per gli [...] prezzo e quantità dei beni e servizi prodotti dal settore privato dell’economia. Si distinguono libera concorrenza, monopolio, concorrenzamonopolistica e oligopolio. J.A. Schumpeter (➔) considerava l’innovazione il motore del cambiamento strutturale ...
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equilibrio non competitivo
Debora Di Gioacchino
Condizione di e. che si realizza in mercati non concorrenziali. Una situazione è considerata di e. se gli agenti economici non intendono modificare le [...] , se l’unico operatore è attivo dal lato della domanda. La concorrenzamonopolistica è un regime di mercato in cui sono presenti tutte le caratteristiche della concorrenza perfetta, tranne l’omogeneità del prodotto. In e., la differenziazione del ...
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profit sharing
Partecipazione agli utili, forma di remunerazione dei lavoratori tale che una parte dei risultati economici dell’impresa, in aggiunta al pagamento del salario normale, viene distribuita [...] Weitzman costruiscono negli anni 1980 modelli che descrivono il funzionamento di economie caratterizzate da condizioni di concorrenzamonopolistica, individuando nel p. s. lo strumento più adatto a controbilanciare l’effetto negativo sull’occupazione ...
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differenziazione
Elisa Barbieri
Lauretta Rubini
Per d. del prodotto si intende la strategia attuata tipicamente dalle imprese che operano in concorrenzamonopolistica. Contrariamente a quanto si verifica [...] di vendita (i modelli di localizzazione, come quelli di H. Hotelling o di S.C. Salop, studiano la concorrenzamonopolistica proprio in questa prospettiva), percezione del consumatore. In quest’ultimo caso la d. viene effettuata dalle imprese agendo ...
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catena del valore
caténa del valóre locuz. sost. f. – Concetto introdotto e utilizzato dall’economista Michael E. Porter della Harvard business school per teorizzare una metodologia di indagine basata [...] in modelli semplici, astratti e universali, quali quelli delle cosiddette strutture di mercato (concorrenza perfetta, monopolio, concorrenzamonopolistica, oligopolio, ecc). Questi modelli, infatti, non bastano a spiegare la diversità di un ...
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sovraprofitto
Profitto superiore a quello normale, cioè al rendimento minimo necessario a chi ha investito capitale nell’attività di impresa al fine di non destinare tali risorse verso qualsiasi altra [...] o minore potere di mercato, ossia potere di fissazione del prezzo (monopolio, concorrenzamonopolistica, oligopolio). A differenza di quanto accade in una situazione di concorrenza perfetta (➔ p), dove nel lungo periodo le imprese (price-takers ...
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Robinson, Joan Violet
Economista inglese (Camberley 1903 - Cambridge 1983). Si ricorda tra i principali esponenti della cosiddetta scuola di Cambridge, moglie dell’economista E.A.G. Robinson (➔). Per [...] celebre per il saggio del 1933, The economics of imperfect competition, nel quale introdusse il concetto di concorrenzamonopolistica, R. fu, negli anni 1950 e 1960, protagonista, assieme a Sraffa, della capital controversy, il dibattito sulla ...
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eteropolio
Forma di mercato caratterizzata dalla presenza di varie imprese che producono e offrono merci non identiche, per quanto tra loro concorrenti, per cui non è indifferente per chi compra rivolgersi [...] il numero delle imprese è basso si assiste usualmente a un e. circolare con indeterminazione oligopolistica (concorrenzamonopolistica, ➔, nell’ambito di piccoli gruppi); se invece il numero di imprese è sufficientemente elevato perché sparisca ...
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Krugman, Paul Robin
Krugman, Paul Robin. – Economista statunitense (n. Albany, NY, 1953). Nel 1977 allievo di R. Solow e di R. Dornbusch presso il Massachusetts institute of technology (MIT), dove dal [...] ’organizzazione industriale K. enfatizza il ruolo dei rendimenti crescenti di scala e della concorrenza imperfetta e approfondisce la teoria della concorrenzamonopolistica. Ha analizzato gli effetti reali delle fluttuazioni dei tassi di cambio. Tra ...
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monopolistico
monopolìstico agg. [der. di monopolio] (pl. m. -ci). – Relativo al monopolio: privilegio m.; regime m.; anche, che opera in condizioni di monopolio: gruppo m.; impresa m.; con accezione partic., concorrenza m., forma di mercato...
sostituibilita
sostituibilità s. f. [der. di sostituibile]. – L’essere sostituibile. In economia, possibilità di usare un’unità di un bene in luogo di un’altra, traendone la stessa soddisfazione (anche sostituzionalità o surrogabilità o succedaneità):...