Entrata continuativa senza costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito di capitale, frutto di risparmio comunque investito.
Diritto
Contratto di r. Quello col quale una persona [...] legge di indifferenza di W.S. Jevons, in regime di libera concorrenza non possono essere venduti che a un unico prezzo, tale da alle due categorie di r. di posizione e di r. monopolistica, potrebbe in certi casi considerarsi r. da economie esterne (S ...
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Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] (in Economic journal, 1926; trad. it. 1927), S. fornì un rilevante contributo all'elaborazione della teoria della concorrenza imperfetta o monopolistica, che sarebbe stata sviluppata pochi anni dopo da J. Robinson e da E. Chamberlin. Dopo la ...
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Attività economica diretta a trasferire i beni dal produttore al consumatore o da un produttore all'altro. Si esplica generalmente con atti di compravendita e con trasporto dei beni nel tempo e nello spazio.
Il [...] la perdita è compensata dalla speranza di lucri monopolistici in un prossimo avvenire o dal prezzo mantenuto alto sul mercato nazionale.
Più complessa e accanita di quella nazionale è la concorrenza internazionale. Ne segue che devono ridursi i costi ...
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In questo nome si riassume quello che è insieme uno strumento tecnico di eccezionale importanza e un grande istituto economico, sotto il cui esclusivo dominio si sono svolti gli scambî terrestri di tutto [...] si sviluppa un'eccessiva speculazione finanziaria sui titoli ferroviarî, un'aspra concorrenza fra le grandi compagnie, spesso seguita da accordi monopolistici, una discriminazione delle tariffe di trasporto a danno di determinate correnti ...
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Si dicono cereali tutte le piante erbacee che, in coltivazione o allo stato spontaneo, producono frutti dai quali si può trarre farina, generalmente panificabile. Oltre che le piante, dette anche biade, [...] estera.
Nei mercati importatori i fini connessi alle nuove organizzazioni monopolistiche sono evidenti: non solo stretta difesa contro la concorrenza, difesa che il sistema dei dazî assicurava, ma eliminazione dell'intermediazione commerciale ...
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PARTITI POLITICI
Gianfranco Pasquino
Vittorio Vidotto
Paolo Ridola
(v. partito, XXVI, p. 423; partiti politici, App. IV, II, p. 745)
Politologia: origini e funzioni dei partiti politici. − I p.p. [...] , a favorire il ricambio nella società civile e la concorrenza fra i soggetti del pluralismo (Ridola 1982). Per quanto riguarda i p.p., ciò ha comportato: il rifiuto d'istituzionalizzare una posizione monopolistica dei p.p. nel processo politico; l ...
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(XIII, p. 967; App. III, i, p. 553)
Gli aspetti tecnici e scientifici riguardanti la produzione e la distribuzione dell'e. elettrica sono stati trattati nell'ampia voce elettrica, energia del XIII volume [...] 14 nov. 1995, nr. 481 recante le norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità con l'istituzione dell che dovrà gradualmente sostituire gli esistenti regimi di offerta monopolistica, di diritto o di fatto. Il recepimento ...
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. L'economia politica è una delle scienze che studiano l'attività umana. Il suo particolare oggetto non è determinato allo stesso modo da tutti i trattatisti; ma si riscontra come punto di partenza caratteristico [...] contro ogni ostacolo e contro ogni forma monopolistica. Il Baudeau, nella sua introduzione alla filosofia economica, definisce il monopolio "tutto ciò che forzosamente restringe il numero della concorrenza dei venditori e dei compratori" e lo ...
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ITALIA.
Fabio Amato
Giulia Nunziante
Vittorio Vidotto
Livio Sacchi
Giulio Ferroni
Marco Pistoia
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Politica economica e finanziaria. Storia. [...] ultimo con la FIAT che è ancora un’azienda quasi monopolistica. Anche la FIAT, icona industriale del Paese, ha stata inoltre promossa l’apertura del mercato interno alla concorrenza in diversi settori economici: in particolare sono stati rimossi ...
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RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Franco Monteleone
(App. IV, III, p. 146)
Con la riforma della RAI, dopo il 1975, in soli quattro anni l'intero settore dei media in Italia subì un mutamento radicale, [...] luogo, nel breve perdurare dell'assetto monopolistico riformato, il servizio pubblico si era proposto come il garante della libertà di espressione e del pluralismo. Con il sorgere di una situazione di concorrenza sembrava però che gli spazi di ...
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monopolistico
monopolìstico agg. [der. di monopolio] (pl. m. -ci). – Relativo al monopolio: privilegio m.; regime m.; anche, che opera in condizioni di monopolio: gruppo m.; impresa m.; con accezione partic., concorrenza m., forma di mercato...
sostituibilita
sostituibilità s. f. [der. di sostituibile]. – L’essere sostituibile. In economia, possibilità di usare un’unità di un bene in luogo di un’altra, traendone la stessa soddisfazione (anche sostituzionalità o surrogabilità o succedaneità):...